POCHE FIRME SULLA PETIZIONE CONTRO LA FUSIONE DEI COMUNI DELLA MONTAGNA

Carlo Vivarelli
Carlo Vivarelli

SAN MARCELLO. Nelle settimane scorse ho distribuito, come primo firmatario e come privato cittadino, in vari locali della montagna Pistoiese, una petizione apolitica e apartitica con la quale si chiedeva alla popolazione di firmare per dichiarare la propria contrarietà alla fusione dei Comuni della Montagna Pistoiese, sia riguardo l’ipotesi della fusione a due comuni, che quella a quattro.

Questi sono i risultati: le firme sono state 9 a Cutigliano e 21 a Maresca.

Nelle località di Abetone, Gavinana, Limestre, Campo Tizzoro, nessuno ha firmato. Il foglio con la petizione è sparito dalle località di Popiglio, Piteglio, da 3 locali di San Marcello Pistoiese, da uno di Campo Tizzoro, da Pontepetri. Giudico il risultato molto scarso, anche in presenza delle davvero sgradevoli “sparizioni” della petizione da troppi locali. Ringrazio le 29 persone che, con me, hanno firmato contro le fusioni dei Comuni.

Annuncio comunque che continuerò il mio impegno personale contro le fusioni dei Comuni, e lo farò come politico, partecipando con il mio Partito, Toscana Stato per l’indipendenza della Toscana, alla campagna referendaria per il NO alla fusione dei Comuni, sia nei comuni di Abetone e Cutigliano, dove la data del referendum è già stata fissata al 29 e 30 novembre prossimi, che in quella che riguarderà i Comuni di San Marcello Pistoiese e Piteglio, riguardo alla quale stiamo attendendo la data del referendum. In occasione di questa seconda campagna referendaria, presenterò anche la mia candidatura per le Elezioni Comunali del 2017 nel Comune di San Marcello Pistoiese-Piteglio.

Carlo Vivarelli

Print Friendly, PDF & Email

3 thoughts on “POCHE FIRME SULLA PETIZIONE CONTRO LA FUSIONE DEI COMUNI DELLA MONTAGNA

  1. Carlo è meraviglioso,prima dice che si batterà per il no alla fusione durante il referendum,cosa sicuramente più utile della petizione che non serviva a nulla.Infatti se durante il referendum passa il no(che non condivido,io sono per la fusione),ogni altro tentativo è bloccato per 10 anni quindi ben più utile delle 29 firme raccolta.Comunque dicevo prima dice che si batterà il no poi annuncia che si candiderà sindaco per il comune unico San marcello-Piteglio,come ha dire che è già sicuro di perdere nella campagna referendaria per il no.Quando si dice”giocare per vincere”…….

  2. condivido la battaglia per la non fusione, come condivido la non informazione data dai comuni che andranno al referendum non sapendo niente sulla bontà che sulla convenienza, il silenzio regna, la sudditanza pure, non è stato capace nessuno di dire il perchè si deve fondere due comuni come Abetone e Cutigliano vediamo se gli eruditi ci informano chissà marco potremo cambiare idea se è così conveniente, avanti pentastellati eruditeci

  3. Nella sua ricerca costante di un nemico Giorgio Fabbri(come fà Renzi d’altronde),ricordiamoli: prima era Danti,poi Marmo,adesso il M5S,cerca solo di ricordarci che c’è politicamente in una montagna che tra un pò non si ricorda neanche che esiste e che ultimamente ha raccattato troppe brutte figure.Se vogliamo fare un esempio specifico ed attinente,basti pensare al caso Donzelli:fino a neanche 5 mesi fà Fabbri ci diceva di votarlo,poi dopo che questi ha votato per il comune unico a 4 in montagna,ci ha detto che era una opinione personale,nonostante non ci siano state dichiarazioni in questo senso dal consigliere regionale di FRATELLI D’ITALIA.Anzi per non ricordarci che apparteneva al suo stesso partito,lo definisce genericamente”politico di destra”,chissà che se ne avesse il potere,Fabbri non lo caccerebbe.
    La spiegazione sulla bontà del comune unico l’ho già data,a livello personale e non come attivista del gruppo”montagna a 5 stelle”(vedi Giorgio così è un opinione personale,se lo dichiari PRIMA e non DOPO)l’ho già data milioni di volte ed è Fabbri che non la vuol capire,invece lui non mi ha mai dato una spiegazione per rimanere nel pastrocchio che è l’unione dei comuni,che già esiste e non funziona.
    Ora procediamo sempre ad una mia personale ipotesi sul perchè la sezione locale di FDI locale vuole l’unione.
    Allora l’unione è un ENTE NON ELETTIVO formata da piccoli comuni che sono costretti per legge ad unirsi,il cui presidente è a rotazione un sindaco di questi.
    Un piccolo partito quale è FDI locale forse con un colpo di fortuna potrebbe prendere un piccolo comune(col comune unico sarebbe quasi impossibile)quindi in questo caso per un anno si ritroverebbe a comandare l’intera montagna.Cioè un piccolo partito rappresentativo di una piccola parte della montagna comanderebbe tutto il territorio.Fantasia?complottismo?forse sì, a pensare male si fà peccato ma spesso ci si dà purtroppo.
    Prendiamo atto che a Fabbri non interessa dare la parola ai cittadini,perchè nei fatti vuol mantenere un ENTE NON ELETTIVO,questa è l’ultima volta che risponderò a questa persona che come il Matteo nazionale è alla ricerca di un nemico al giorno e francamente mi sono stancato di questi vecchi dinosauri della………non sò chiamarli poltici mi fà senso,perchè di certo Giorgio non lo è.e che l’unica cosa che cercano è una visibilità che non sono capaci di avere da soli.
    Comunque strano che l’unico altro partito che si è dichiarato a favore dell’unione è Rifondazione Comunista,a cui si potrebbe applicare la stessa ricetta di cui sopra,cioè una piccola lista che rappresenta pochi cittadini comandi l’intero territorio.Certo è che viene da pensare:ma il Fabbri ha le stesse idee dei”suoi”odiati comunisti?

Comments are closed.