poggio a caiano. NUOVA SEDE PM: UN CONTO SALATO SULLE TASCHE DEI POGGESI

Dura nota dei consiglieri di “Poggio Insieme”: un errore che pagheranno i cittadini. Nuova locazione più cara del quattrocento per cento. Danni alle casse del Comune anche per il possibile contenzioso legale. Operazione incauta e diseconomica. Sbagliato puntare sull’affitto. Troppi punti oscuri. Necessaria chiarezza

L’immobile destinato ad ospitare la sede della Polizia Municipale di Poggio a Caiano 1

POGGIO A CAIANO. “Non occorre essere esperti in finanza per comprendere di quanto è salato il conto che sta preparando Palandri sulle tasche dei poggesi con la sciagurata decisione di spostare la sede PM scegliendo un immobile che non sarà acquisito a patrimonio del Comune ma affittato. Ogni buon padre di famiglia direbbe che è un errore clamoroso. Che pagheranno profumatamente i cittadini”.

Così i consiglieri Pucci, Puggelli, Vettori e Tasselli di “Poggio Insieme” in una nota diffusa proprio quando si sta concludendo il trasloco della PM dalla sede provvisoria alla nuova sede presa in affitto dal Comune nell’immobile che un tempo ospitava la Cassa di Risparmio di Prato, oggi proprietà di due cittadini poggesi.

“Colpisce che Palandri non abbia voluto segnare un gol a porta vuota: esattamente un anno fa, proprio il 30 Giugno 2023, il Sindaco avrebbe potuto regalare alla Polizia Municipale una nuova casa e a tutti i poggesi un immobile che entrava nel patrimonio di tutti. La scelta più logica, più efficace – avrebbe evitato di perdere un altro anno di tempo nella sede provvisoria – ma soprattutto la più conveniente.”

Proseguono i consiglieri che fanno i conti della procedura. “Scegliendo di mandare all’aria l’operazione ereditata e puntare sull’affitto, chiudendo un contratto di affitto a 2.800 euro al mese – oltre il 400 per cento in più della precedente locazione da 600 euro poco più — Palandri ha deciso di gettare al vento risorse preziose. Uno sbaglio che ogni anno ci costerà salato: quasi 34 mila euro.

L’immobile destinato ad ospitare la sede della Polizia Municipale di Poggio a Caiano 2

Per non parlare di quanto sia già costato alle casse del Comune questo anno di ritardo: oltre 14 mila euro in affitti mensili per aver occupato per 12 mesi in più la sede della Misericordia, oltre 6 mila euro pagati ad avvocati per semplici pareri sul contenzioso nel frattempo aperto con CNA, soldi pagati ai proprietari della nuova sede per lavori preliminari.

Per non parlare del contenzioso con CNA: un contenzioso che, se come probabile andrà avanti, rischia di costare al Comune, in risarcimenti e danni, ulteriori decine di migliaia di euro. Proprio non ci siamo.”

Ricordato come il precedente mandato amministrativo, quello a guida Puggelli, si fosse chiuso con la scelta fatta attraverso un bando di evidenza pubblica che aveva esitato nell’acquisto di un immobile dalla CNA (“soggetto comunque sociale”) grazie a un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per una spesa complessiva di 263 mila euro, il gruppo consiliare bacchetta il sindaco Palandri.

“Non si capisce davvero che logica abbia andare in affitto in quello spazio al di là del puro livore contro di noi e il piano sistematico di gettare alle ortiche tutto quello che era stato fatto in precedenza: in pochi anni, anche considerate le spese aggiuntive a cui il Comune è già stato costretto e quelle a cui temiamo sarà costretto in futuro, con quello che il Comune pagherà di affitto si sarebbe trovato proprietario della sede della PM che invece è condannata per chissà quanti anni a stare in una sede provvisoria.”

“Il percorso fatto è oltretutto assai poco trasparente: la sede pronta per essere acquistata – aggiunge la nota – era stata giudicata valida dallo stesso comandante della PM e dai membri della commissione tecnica del Comune che avevano giudicato il bando per l’acquisto. Nel frattempo i dipendenti del Comune sono anche diminuiti di numero, per questo è davvero difficile capire perché non si è andati avanti”.

Concludono i consiglieri. “Vogliamo la massima chiarezza. Sulla limpidità dell’operazione non devono esistere coni d’ombra che a oggi permangono. Abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti. Il trasloco è in corso quando ancora il contratto di locazione non risulta ufficialmente firmato né sono state completate tutte le verifiche previste. Non ci sono chiare alcune cose, gli atti pubblicati sono incompleti. Mancano, alla conoscenza pubblica, elementi fondamentali. Tutto ciò è grave”.

[poggio insieme!]

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