poggio. AREA SGAMBATURA CANI. “CI SONO OLTRE 70 FIRME DA RISPETTARE”

Non piace l’avvenuto trasferimento dello sgambatoio dalla centrale via Matteotti alla periferica via Lombarda. Lo Russo: “Pronti ad una protesta pacifica. Ci viene da pensare che questa decisione non sia figlia solo di una lamentela ma anche di una scelta politica vera e propria”

L’articolo

POGGIO. In data 15 ottobre il Sindaco Palandri ha determinato il trasferimento dell’area
cani da via Matteotti a via Lombarda.
In data 5 settembre abbiamo inviato oltre 70 firme per la proroga dell’orario di apertura dello sgambatoio, che prevedeva inizialmente il poco convenzionale orario 8/21, noi chiedevamo l’apertura in orario 7/00, quindi le nostre firme chiedevano che l’area cani rimanesse nello spazio di Via Matteotti.
In data 5 ottobre, dopo il nostro comunicato stampa, il sindaco ha risposto che lo sgambatoio si trovava in uno spazio poco consono e che le aree di sgambatura devono trovarsi in luoghi lontani dalle zone abitate. Secondo Palandri diversi cittadini hanno chiesto la rimozione di tale spazio dalla sua attuale posizione, infatti in data 20 ottobre la suddetta area è stata smantellata da via Matteotti.
In questi giorni nei vari gruppi Facebook e non solo ho sentito tante persone contrarie a questa decisione, a dir poco, discutibile.
Al Sindaco sfugge che le aree cani nascono proprio nei contesti abitati, in quanto sempre più famiglie hanno un amico a quattro zampe. Riguardo l’ecosostenibilità questa decisione avrà un grosso impatto negativo, in quanto le persone sono obbligate a prendere l’auto per portare il proprio fido nella sua area dedicata, sopratutto nei periodi invernali, vista la distanza di oltre un chilometro tra le due aree.
Sicuramente nelle prossime settimane ci muoveremo con una protesta pacifica in Via Matteotti e sopratutto, molti abitanti che risiedono nella via ‘’incriminata’’ si sono tutti detti sorpresi da questa decisione, in quanto a loro quest’area non recava fastidio.
Chiederemo al Sindaco di ripristinare tale area centrale, perché non c’è nessun disturbo, a nostro avviso.
A quanto ci risulta questa richiesta di rimozione è arrivata da uno o due cittadini. Noi abbiamo presentato oltre 70 firme ma da parte del Sindaco non c’è nessuna intenzione di dialogo.
Questo spostamento costa a noi cittadini oltre 1800€ in una zona che ha un alto rischio di poca affluenza. Ci viene da pensare che questa decisione non sia figlia solo di una lamentela ma anche di una scelta politica vera e propria.

Mirko Lo Russo

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