Poggio Insieme. “Sia fatta chiarezza”. Scritta una lettera anche al prefetto di Prato per segnalare “la gravità istituzionale della vicenda” e la necessità che su essa “sia fatta piena luce”
POGGIO. “Fare chiarezza sui motivi veri di una vicenda opaca e farlo in consiglio comunale”. Questo ciò che ha spinto i consiglieri di opposizione di Poggio a Caiano a scrivere al sindaco chiedendogli di convocare l’Assemblea cittadina. Chiedono che sia spiegato al paese perché Fabrizio Campanelli, consigliere di maggioranza a cui erano state assegnate deleghe strategiche (tra cui viabilità e lavori pubblici), da tempo non ha più tali incarichi e senza che il Consiglio ne fosse stato informato.
Con il capogruppo Francesco Puggelli hanno firmato anche gli altri tre consiglieri di opposizione: Pucci, Tasselli e Vettori.
Hanno usato una facoltà prevista dal regolamento: richiedere al sindaco, se più di un quinto dei consiglieri, la convocazione del Consiglio per trattare uno specifico argomento. Questo: “Consigliere delegato Fabrizio Campanelli. Deleghe attribuite dal Consiglio Comunale nella seduta del 21 giugno 2023 con delibera 39. Motivi del “ritorno” di tali deleghe all’assessore Mastropieri. Determinazioni”.
A spingere la richiesta dei consiglieri le motivazioni con cui Palandri ha giustificato alla stampa il ritiro delle deleghe: una presunta “incompatibilità” tra le deleghe e la professione di geometra del consigliere.
“Palandri conosceva bene la professione di Campanelli fino dalla campagna elettorale, quando si vantava di poter disporre di una squadra di tecnici che lo avrebbero aiutato a governare – hanno detto i consiglieri di opposizione –
La questione era nota anche quando il Consiglio, il 21 giugno, decise di assegnare quel tipo di deleghe. Vogliamo sia fatta trasparenza. L’incompatibilità esiste davvero o è una scusa?
Qual è il motivo vero per cui a Campanelli sono state tolte le deleghe? E perché questa decisione ci è stata comunicato solo a distanza di un mese a fronte di una questione così rilevante?”
I consiglieri di opposizione sollevano anche un aspetto giuridico.
Infatti, le deleghe (a Campanelli, e ad altri due consiglieri) sono state deliberate dal Consiglio con tanto di atto formale, per tanto “è solo il Consiglio che può modificarle o toglierle, non il sindaco”.
I consiglieri, quindi, si sono rivolti anche al Prefetto di Prato segnalando “la gravità istituzionale della vicenda” e la necessità che su essa “sia fatta piena luce”. Ne va del corretto funzionamento del nostro Ente.
“Fin da subito ci siamo opposti al fatto che deleghe così rilevanti fossero “smistate” tra assessori e consiglieri. – ricorda il capogruppo Puggelli – Non si è mai vista a Poggio a Caiano una compagine di governo così ampia: quattro assessori, tre consiglieri delegati, un superconsulente e presto anche un presidente del consiglio.
Lo avevamo detto che si rischiava un pastrocchio, una confusione istituzionale che può creare solo problemi, con il rischio di bloccare la macchina amministrativa del Comune. Tutto questo forse è utile a dare poltrone per sanare i debiti politici, ma assolutamente dannosa per i cittadini e il governo della città, che rischia di restare ingessato per molto tempo a venire. Cosa che infatti sta accadendo”.
richiesta convocazione consiglio comunale deleghe
Ritiro deleghe Consigliere Campanelli – nota a Prefetto – 3 Ottobre 2023
[poggio insieme!]