Ecco i sei aspetti sui quali i cittadini chiedono risposte dal sindaco Palandri e dalla sua Giunta
POGGIO A CAIANO. [a.b.] Si è svolta stamani presso il cantiere di piazza XX Settembre la manifestazione tenutasi “in modo assolutamente pacifico” promossa da un gruppo di cittadini di Poggio a Caiano per chiedere al sindaco e alla sua giunta un incontro chiarificatore in merito alla variante al progetto di riqualificazione della piazza centrale. I cittadini hanno manifestato atraverso una serie di striscioni e manifesti dove erano si sintetizzate le proprie richieste.
Sei in tutto (come si legge in un comunicato diramato durante la manifestazione) gli aspetti sui quali i cittadini chiedono risposte motivate e puntuali:
- Ci chiediamo perché l’amministrazione non ha mai presentato ai cittadini, in una o più assemblee pubbliche, la variante. Da tempo assistiamo a un tira e molla con scambi reciproci di accuse. Ascoltati in pubblico i motivi della amministrazione precedente, ci saremmo aspettati da quella attuale non polemiche sterili ma vere spiegazioni sul motivo di questa variante.
- Come è possibile andare avanti su quella variante nonostante la netta bocciatura arrivata dalla Soprintendenza Belle Arti. Perché è stato deciso di ignorare questo parere?
- Non comprendiamo come possa l’amministrazione sostenere che la sua variante non modifica il progetto originario. Nel parere negativo della Soprintendenza è scritto nero su bianco che la variante fa perdere il significato del progetto iniziale. Com’è possibile dunque affermare che il progetto iniziale non è stato stravolto, che non perderemo né un albero né una panchina in questa variante?
- Vorremmo essere rassicurati sulla correttezza della procedura e sulla mancanza di rischi di danno erariale. Il cantiere è stato fermo per molti mesi determinando intuibili difficoltà per l’azienda vincitrice dell’appalto. Tutto questo quanto ci verrà a costare?
- La variante non era stata inserita nel programma elettorale della attuale maggioranza che dunque non ha ricevuto il consenso dei suoi elettori. Ma l’amministrazione è comunque andata avanti contro il progetto iniziale. A maggior ragione, mancando il consenso dei cittadini, era necessario un processo partecipato che invece è mancato.
- Infine ci sfugge la visione urbanistica su cui viene portata avanti la variante. Sul progetto iniziale, scaturito da un percorso partecipato e sostenuto dal totale rispetto per le norme, si possono avere opinioni diverse, ma per serietà, si sarebbero potute confutare solo al termine dei lavori. Il progetto iniziale permetteva di superare la condizione di “rotonda spartitraffico” in cui era ridotta la piazza. Peccato, come denuncia la Sovrintendenza, che la variante “infici pesantemente” l’assetto architettonico, la vivibilità e il senso stesso del progetto.
“Ci auguriamo che l’amministrazione riesca a fornire risposte esaurienti e puntuali a queste domande e che lo faccia pubblicamente in un incontro aperto a tutta la cittadinanza”
Nel corso della manifestazione i cittadini hanno annunciato che presto si costituiranno in comitato per dare ancora più corpo alle proprie richieste.