poggio. “LA GIUNTA PALANDRI AUMENTA LE TARIFFE DI MENSA, TRASPORTO SCOLASTICO E PRE-POST SCUOLA. UNA BATOSTA DA 400 EURO L’ANNO A CARICO DELLE FAMIGLIE POGGESI”

Il commento del gruppo di opposizione Poggio Insieme alla delibera di GM 17 del 2024 che stabilisce le nuove tariffe per i servizi educativi a domanda individuale.

La somministrazione del cibo in una mensa scolastica

POGGIO. Con la delibera 17 del 2024, la Giunta Palandri ha definito le nuove tariffe per i servizi educativi a domanda individuale. Aumentano diffusamente le tariffe per la mensa ma anche quelle per il trasporto scolastico e per il servizio di pre e post scuola.

“Non contenti del regalo fatto ai poggesi con l’aumento della tassa sui rifiuti, arriva un’altra batosta da parte della Giunta Palandri. Questa volta a farne le spese sono le famiglie con figli che frequentano le nostre scuole che arriveranno a spendere fino a 400 euro in più all’anno. Praticamente l’equivalente di una rata di mutuo che viene imposta da questa Giunta delle tasse alle famiglie poggesi”. Questo il duro commento del gruppo di minoranza “Poggio Insieme”.

Entrando nel merito si osserva che rispetto alle tariffe di un anno fa (stabilite con delibera della Giunta Puggelli n. 10 del 18 gennaio 2023), le nuove tariffe fissate dalla giunta Palandri (delibera 17 del 19 febbraio 2024) contengono molti aumenti: la tariffa base per la mensa scolastica passa da 3,60 euro a pasto fino a 5 euro a pasto.

Non solo, vengono riviste le fasce di compartecipazione in base all’Isee. Il primo risultato è che sarà ridotta la platea di famiglie che potranno ricevere la mensa gratuitamente.

Il sindaco Palandri in visita ad una scuola del territorio

Infatti la soglia di esenzione passa da 3.300 a 3.000 euro di Isee. Solo uno strettissimo numero di famiglie, il cui reddito annuo è superiore ai 3.300 euro ed inferiore a 9 mila euro, conserveranno uno sconto che permetterà un beneficio rispetto alle tariffe base. Per tutti gli altri scaglioni con redditi superiori a 9 mila euro, ovvero la quasi totalità delle famiglie poggesi, le tariffe aumentano diffusamente arrivando fino a 5 euro per i redditi oltre i 31.001 euro di Isee (contro i 3.60 euro massimi previsti fino allo scorso anno). Un aumento di circa il 40% che si traduce in oltre 200 euro l’anno per ogni famiglia per la sola mensa.

Non è finita qui: aumentano anche le tariffe per il trasporto scolastico e aumentano le tariffe per il servizio di pre/post scuola. Non solo aumento ma, cosa ancora più grave, dalla delibera spariscono le riduzioni legate alle fasce di reddito che fino allo scorso anno erano previste per questi due servizi educativi a domanda individuale: trasporto e pre-post scuola. Il risultato finale è che l’aumento annuo supera i 400 euro per una famiglia con reddito medio o medio-basso che utilizza, oltre alla mensa, anche il servizio pullmino e pre e post scuola.

Insomma, rispetto a gennaio 2023, la Giunta delle tasse Palandri aumenta diffusamente il carico sulle famiglie e, con una scelta che nella sostanza danneggia tantissimo i redditi medi e medio-bassi, compie un irresponsabile operazione politica che avrà come effetto quello di alimentare colpevolmente il divario sociale colpendo servizi fondamentali per i genitori che lavorano.

Il capogruppo di Poggio Insieme! Francesco Puggelli

“Siamo esterrefatti da questo affronto fatto dalla giunta Palandri nei confronti dei Poggesi. Sono lontani i tempi in cui il Sindaco si presentava ai cittadini come il buon padre di famiglia che da ex presidente del consiglio d’istituto una volta eletto avrebbe avuto a cuore la scuola e le famiglie.

Altro che “cambiare davvero”. Una volta arrivato al potere, il buon padre di famiglia è subito diventato il patrigno che introduce nuove tasse e costringe le famiglie a spendere di più. Proprio nel momento in cui si parla in Italia ci si pone il problema del contrasto alla denatalità e la destra si riempie tanto la bocca sulla difesa della famiglia Palandri che fa? Aumenta il costo dei servizi scolastici. E non poco: si parla dell’equivalente di una rata di mutuo l’anno. Esattamente il contrario di quello che un Comune vicino ai cittadini dovrebbe fare.” Concludono i consiglieri di minoranza.

[poggio insieme]

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