Critiche sulla delibera che ha spostato lo sgambatoio per cani da viale Matteotti a via Lombarda. Soldi buttati al vento per un’opera non idonea. E con una delibera, sul numero dei protestanti, menzognera
POGGIO A CAIANO. “Le lamentele da parte dei residenti per il rumore dei cani in quello sgambatoio non erano certo “numerose” così come scritto dalla giunta Palandri in una delibera (la 109 del 23 ottobre 2023) che adesso, prove alla mano, può tecnicamente definirsi bugiarda. Ma le bugie del nostro sindaco hanno le zampe corte”.
Così il gruppo di opposizione “Poggio, Insieme!” in una nota redatta dopo l’ottenimento dei documenti relativi a un’opera pubblica – l’area di sgambatura per cani – che la precedente amministrazione aveva realizzato in viale Matteotti e che la giunta attuale ha voluto smantellare per poi spostarla lontano dal centro di Poggio a Caiano collocandola in via Lombarda, senza peraltro ancora aprirla.
“Abbiamo ottenuto gli atti. E dunque visto, con le carte, che le tanto sbandierate proteste dei cittadini per far chiudere quello sgambatoio erano in realtà appena 4, che potrebbero appartenere anche a stessi nuclei familiari. In pratica, a protestare in via formale sono state appena due o tre persone.
Falso, dunque, ciò che Palandri disse ai proprietari dei cani, che gli avevano chiesto i motivi di un atto per loro penalizzante: era una fandonia che c’erano state “numerose” proteste, né era vero il numero (12) di protestanti che Palandri rivelò nell’incontro con gli interessati per giustificare la scelta di cancellare uno sgambatoio chiesto a suo tempo dai proprietari stessi, i quali a loro volta avevano esibito una petizione con una settantina di firme”.
Il documento dell’opposizione prosegue criticando “la gravità del comportamento di un’amministrazione che, in un suo atto pubblico, mente sapendo di mentire sul motivo per il quale è stata presa tale decisione, continuando poi a raccontare frottole a quella parte di cittadini che chiedeva di conoscere il motivo reale per cui quell’atto era stato adottato”.
“La cosa è ancora più grave – aggiungono i consiglieri –, perché quello sgambatoio per cani non solo è stato cancellato da un luogo adeguato e spostato in un altro non idoneo, ma per fare questo sono stati buttati al vento soldi pubblici per poi accorgersi, solo alla fine, dello sbaglio fatto con questa nuova area di sgambatura: un’orrenda piscina di fango, lontana dal centro e sovrastata da alberi pericolosi per la salute dei cani. Tant’è che questa oasi di melma non è mai stata aperta al pubblico, e tutt’ora risulta chiusa. Una imbarazzante riprova di inefficienza e superficialità della giunta Palandri”.
“Oltretutto – proseguono i consiglieri di opposizione – rendendosi conto dell’errore fatto, il sindaco invece di risolverlo assumendosene la responsabilità pretende che siano i cittadini, proprietari dei cani, a indicargli soluzioni alternative. Invece di buttare la palla in tribuna, il sindaco deve risolvere il problema da lui stesso creato: o trovando un’altra area finalmente adeguata, oppure riportando l’area di sgambatura dove era prima; magari inserendo quei piccoli accorgimenti che, fin da subito, avrebbero consentito di evitare problemi.
E ci auguriamo – termina “Poggio, Insieme!” – di non essere più messi in condizione di definire bugiardo un atto della giunta”.
Poggio, Insieme!