poggio. NIDO COMUNALE L’ALBERO VERDE, L’OPPOSIZIONE: “SIA GARANTITA LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO”

Poggio Insieme! risponde all’assessora Cataldi sulla vicenda del bando per la gestione del nido comunale. “Due mesi per pubblicare un bando che era già pronto, per poi ritirarlo inspiegabilmente. L’approssimazione di questa giunta rischia di rovinare un nido di eccellenza”

Il nido l’albero verde

POGGIO A CAIANO. “Nonostante le gravi difficoltà ereditate” è un disco rotto, la verità però è che la giunta Palandri e l’assessora Cataldi avevano ben due mesi per pubblicare una gara che era pronta da maggio, perché ereditata da chi li ha preceduti, ma hanno lasciato che il tempo passasse senza muovere un dito per poi tirare fuori dal cilindro la solita scusa: “tutta colpa della giunta Puggelli”.
Così i consiglieri di opposizione di Poggio a Caiano rispondono alle accuse fatte a mezzo stampa dell’assessora all’Istruzione del Comune mediceo Patrizia Cataldi.

Al centro, il bando per individuare il nuovo gestore dell’asilo nido comunale L’Albero Verde.
Il contratto è scaduto lo scorso 4 agosto, la giunta in carica avrebbe dovuto individuare un nuovo gestore tramite un nuovo bando in tempo per l’avvio dell’anno educativo previsto per il 1 settembre.
Ma pubblicato il bando ereditato dalla giunta Puggelli, il sindaco Palandri e la giunta attuale, con la determina 173 del 14 Luglio, hanno deciso di revocarlo inspiegabilmente il 9 agosto. Risultato? Nessuna certezza sui tempi di affidamento, settembre è alle porte e le famiglie dei bimbi che frequentano il nido non hanno certezze circa la continuità dell’offerta educativa.

“Invece di affannarsi ad accusare chi c’era prima – riprendono i consiglieri – perché l’assessora e il sindaco non ci spiegano come hanno fatto a perdere così tanto tempo? Questi loro errori lasciano le famiglie che frequentano il nido in una situazione di incertezza e di dubbio che non giova neppure al nido stesso. Serve e chiediamo continuità del servizio, un servizio di eccellenza”.

Il contratto del precedente affidamento, per il decennio 2012-2022, sarebbe dovuto scadere il 31 luglio del 2022 ma per via dell’emergenza sanitaria, la scadenza fu spostata al 18 gennaio 2023 recuperando i giorni di sospensione e quindi di mancata fruizione del nido causa Covid.

Francesco Puggelli

Infine, fu fatta la proroga fino al 4 agosto di quest’anno così da garantire la continuità del servizio e avere i giusti tempi per lavorare alla gara per il nuovo gestore con tranquillità e arrivare pronti a settembre.

A ripercorrere le tempistiche, determine alla mano, è il capogruppo di opposizione Francesco Puggelli. “Il contratto con la cooperativa Alambicchi, attuale gestore del nostro nido comunale scadeva il 4 agosto. Al loro arrivo in Comune, Palandri e Cataldi si sono trovati per le mani un contratto chiaro con data di scadenza altrettanto chiara. Tra il 15 maggio e il 4 agosto sono passati quasi 3 mesi.

Ci spiegasse l’assessora cosa è stato fatto per rispettare la scadenza del 4 agosto ed arrivare in tempo ad individuare il nuovo gestore per settembre. Ad azzardare un’ipotesi: nulla, non hanno fatto assolutamente nulla. E questo nonostante un bando pronto che però hanno pubblicato il 14 luglio, ovvero due mesi dopo il loro subentro in Comune, salvo poi revocarlo inspiegabilmente il 9 agosto. Come fa ad affermare l’assessora Cataldi che il “servizio sarà garantito?”
Qui non si tratta di ritardi: siamo a fine agosto e non c’è traccia di un nuovo bando”

Quel che è peggio, le famiglie hanno dovuto scoprire da un articolo di giornale che non ci sarà nuovo gestore per settembre.

“A due settimane esatte dall’inizio dell’anno educativo – aggiunge Puggelli — le famiglie non hanno idea del futuro del nido comunale, le uniche informazioni che hanno le hanno dovute apprendere da un articolo di giornale. Eppure i genitori avevano palesato la propria preoccupazione depositando in Comune (il 4 agosto) una raccolta di circa 200 firme (che l’assessora “dimentica” di citare nella sua intervista sull’argomento, ndr) per chiedere rassicurazioni in merito alla futura gestione del nido, un’eccellenza fatta di maestre straordinarie e di una comunità di genitori partecipe e affezionata al nido”.

“Per giustificare la propria inadeguatezza – concludono i consiglieri di opposizione – questa giunta non fa che accusare la giunta Puggelli. Ma cara assessora Cataldi, L’Albero Verde, il nostro asilo comunale, non è una “grave difficoltà ereditata”. È un nido d’eccellenza, conosciuto per l’altissima offerta educativa. Questo è ciò che avete ereditato e ci auguriamo che la vostra impreparazione non rovini (anche) questa realtà bella e felice”.

È possibile firmare la petizione “Opponiamoci al cambio di gestione dell’Asilo nido L’albero verde” promossa dai genitori a questo link sulla piattaforma CHANGE.ORG 
[poggio insieme]

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