Replica del Partito Democratico alle dichiarazioni di Alessandro Mancini
POGGIO. Le dichiarazioni di Alessandro Mancini, che leggiamo oggi sugli organi di stampa, contengono
numerose inesattezze e tentativi di confondere l’opinione pubblica. Come Partito Democratico,
sentiamo il dovere di rispondere per ristabilire la verità dei fatti.
1. Un esposto del comitato, non del PD
Mancini tenta di attribuire al Partito Democratico la paternità dell’esposto, quando invece si tratta
di un’azione promossa dal comitato civico Noi in piazza. Che il PD condivida molte delle criticità
sollevate dal comitato è un dato di fatto, ma questo non cambia la realtà: è la cittadinanza a
essersi attivata, non un partito politico.
Attribuire queste azioni al Pd significa mancare di rispetto ai cittadini e alle cittadine del comitato
che si sono mossi in piena autonomia.
2. Finalmente si assumono la responsabilità del disastro
Dopo mesi di dichiarazioni contraddittorie da parte dell’amministrazione, in cui Palandri ha
cambiato più volte la motivazione della variante, ora almeno si assumono pubblicamente la
responsabilità del disastro in cui versa oggi una delle zone più centrali di Poggio.
3. Viabilità e architettura: ancora confusione
Ancora una volta, Mancini cerca di mischiare la questione architettonica con quella viabilistica,
come se fossero la stessa cosa. Sono due temi distinti, e confonderli serve solo a mascherare il
caos generato dalla variante introdotta da questa amministrazione.
4. Coperture finanziarie certe, a differenza loro
A differenza di chi oggi governa, tutte le opere pubbliche avviate dalla precedente
amministrazione avevano coperture economiche certe e sostenibili in termini di bilancio. Si citano
i costi dell’opera e della componente artistica come fossero spese occulte o ingiustificate. Nulla di
più falso. Tutti i passaggi sono stati trasparenti e discussi nelle sedi opportune. Piuttosto,
l’amministrazione attuale dovrebbe spiegare perché, con la loro variante, i costi rischiano di
aumentare ulteriormente, aggravando la situazione finanziaria del Comune. L’amministrazione
Palandri/Bresci, invece, continua a promettere opere senza avere minimamente idea di come
finanziarle, come nel caso del cimitero.
5. Se ci sono irregolarità, facciano un esposto: i pareri erano tutti positivi
Se davvero Mancini e la sua amministrazione sono a conoscenza di non conformità nel progetto
originale, sono sempre in tempo a presentare un esposto. Con una differenza fondamentale: il
progetto iniziale aveva ottenuto tutti i pareri positivi dagli enti competenti, compresa la
Sovrintendenza, mentre la loro variante no. Tanto che è stato il loro stesso avvocato a metterli in
guardia rispetto a un possibile danno erariale.
6. Necessità indotta? No, necessità reale
Parlare di “necessità indotta” significa stravolgere la realtà. Il Partito Democratico non ha
“distrutto” nulla, ma ha avviato un’opera che rispondeva a esigenze concrete della comunità. Se
oggi emergono problemi, è evidente che le responsabilità vadano cercate nella gestione attuale,
che ha scelto di intervenire con una variante che sta generando ritardi e polemiche.
7. Basta nascondersi dietro ai giornali, servono dibattiti veri
Se davvero vogliono confrontarsi, smettano di nascondersi dietro ai giornali e accettino un
dibattito pubblico. La città merita risposte serie e trasparenti, non dichiarazioni unilaterali sui
media.
Una cosa è certa: il PD non ha mai rifiutato il confronto pubblico con i cittadini, ritenendolo
un impegno al quale la politica non può sottrarsi, al contrario degli attuali amministratori
che, evidentemente “… non appreser ben quell’arte…
Il Partito Democratico continuerà a vigilare affinché la gestione della cosa pubblica sia trasparente, rispettosa delle istituzioni e, soprattutto, nell’interesse dei cittadini.
PD POGGIO A CAIANO