Alle ore 21:00 di martedì 4 febbraio 2025 nel circolo “Luigi Becagli” di Poggio a Caiano “Noi in piazza”, comitato cittadino, convoca una assemblea pubblica e invita tutti
POGGIO A CAIANO– Cinque le domande che “Noi in piazza”, comitato cittadino, pone al sindaco Palandri. Su queste domande il comitato, che già svolse il 16 novembre una manifestazione pubblica, ha indetto una assemblea per le ore 21 di martedì 4 febbraio 2025 nel circolo Becagli di Poggio a Caiano.
Oggetto dell’incontro la piazza XX settembre: il cantiere su cui sta operando la variante voluta dalla giunta Palandri con lavori che lo stesso sindaco aveva promesso sarebbero finiti entro lo scorso Natale. I lavori sono ancora in corso e su questa piazza è da tempo aperto un forte dibattito fra i poggesi.
“Abbiamo invitato sindaco, assessori e consiglieri comunali nonché ex sindaci – precisa Maria Lombardo, presidente del comitato – e speriamo che tutti intervengano per chiarire ciò che ancora è oscuro”.
La prima domanda riguarda il fatto che nel suo programma elettorale Palandri non aveva inserito la variante che poi, diventato sindaco, ha fatto approvare. “Perché – chiede il comitato – una scelta così importante per la vita dei poggesi non venne inserita nel programma elettorale dando così modo ai poggesi di conoscerla e perché, dopo, non è mai stata presentata nella sua interezza ai cittadini?”
C’è poi la bocciatura della variante decretata dalla Soprintendenza fiorentina. Perché il sindaco Palandri ha deciso di andare avanti lo stesso – chiede il comitato – “nonostante il netto e pesante parere negativo della Soprintendenza su una piazza tutelata”?
La terza domanda riguarda “la funzione della nuova piazza” secondo la variante di Palandri. “Se era chiara – chiede il comitato – la visione del progetto iniziale, cioè uno spazio a servizio dei cittadini, è ancora oscura la visione della variante e che purtroppo somiglia solo a una grande rotonda spartitraffico”.
Le ultime due domande riguardano aspetti assai delicati sotto il profilo della legittimità. “Esistono o no rischi di danno erariale – chiede il comitato – davanti al blocco di lavori pubblici che dovevano essere terminati entro il 2023? E come sono gestiti i rapporti con la ditta esecutrice il cui cantiere poggese è rimasto bloccato per tanti mesi determinando certo un danno economico alla ditta stessa?”.
L’assemblea del 4 febbraio segue un botta e risposta fra comitato e sindaco. A metà dicembre il comitato scrisse al sindaco ponendo varie questioni sul cantiere e chiedendo a Palandri di organizzare un incontro pubblico. Ai primi di gennaio il sindaco rispose ma in modo giudicato “insufficiente ed evasivo”. Nulla, ad esempio, a proposito della assemblea.
Da qui una nuova lettera del comitato al sindaco dove si ribatte sulle risposte del sindaco stesso e dove, informando sull’assemblea del 4 febbraio, lo si invita a essere presente e a rispondere alle cinque domande.
Fra le questioni da chiarire, secondo il comitato, anche la mancata considerazione da parte del Comune circa il parere legale a suo tempo fornito da un avvocato fiorentino, coinvolto e pagato dallo stesso Comune di Poggio, che invitava l’amministrazione Palandri, anche per evitare contenziosi successivi e rischi di danno erariale, a chiudere velocemente il cantiere in base al progetto originario dell’amministrazione Puggelli.
[banchini – comitato noi in piazza]