poggio. PIAZZA XX SETTEMBRE, L’EX SINDACO MARTINI: “PROGETTO ORIGINARIO COMPLETAMENTE STRAVOLTO”

L’ex amministratore e attuale consigliere regionale Marco Martini critica le scelte della amministrazione Palandri. «Così si torna  ad avere di fatto una “piazza-rotonda” che premia solo la viabilità e rende la piazza molto meno usufruibile”

POGGIO A CAIANO. [a.b.] L’ex sindaco, attuale consigliere regionale Pd Marco Martini interviene sulla nuova piazza XX Settembre alla luce delle dichiarazioni del sindaco Riccardo Palandri a proposito della ripresa dei lavori e dell’affermazione che “niente è stato modificato significativamente”. Martini nel suo ruolo di ex sindaco si era impegnato nella prima fase di progettazione della nuova Piazza. Interviene di nuovo “per fare chiarezza sulla vicenda, precisando fin da subito, che con le modifiche proposte, il progetto viene completamente “stravolto”.

“È doveroso ricordare ai cittadini — scrive — che il progetto approvato era stato definito in base ad un lungo ed articolato procedimento partecipativo, guidato da un tutor qualificato. Ci furono numerosi incontri al mercato, riunioni con le associazioni, diverse assemblee pubbliche, per arrivare a definire le specifiche generali (12 punti) che dovevano essere considerate e rispettate nelle successive fasi di messa a terra del progetto. Per brevità non posso elencarle, ma furono tutte adottate nei numerosi progetti che furono presentati alla valutazione di una competente e qualificata giuria che poi scelse quello che si aggiudicò il concorso e che doveva essere realizzato”.

“La questione prevalente — spiega — è che il progetto aveva l’obiettivo principale di rendere la piazza più vivibile e partecipata dalla cittadinanza con spazi ed aree specifiche per le varie funzioni richieste, in una nuova logica che guarda a ridurre l’inquinamento ambientale, a favorire il senso di comunità attiva ed il benessere dei cittadini (poi si potrà criticare il design previsto – questo è un lecito parere ma del tutto soggettivo – ricordo che all’inizio dei lavori diversi criticavano anche il ripristino del Ponte del Manetti)”.

“Ed invece — continua Martini — con questa sgangherata variante, che non ha visto fra l’altro, la minima partecipazione della cittadinanza (non mi risulta sia stata fatte nessuna assemblea o riunione pubblica in merito), si torna ad avere di fatto una piazza-rotonda che premia solo la viabilità e rende la piazza molto meno usufruibile”.

“La cosa che poi mi preoccupa ulteriormente, come attuale cittadino, — aggiunge l’ex sindaco — è che non si è tenuto minimamente conto del parere contrario della Soprintendenza (l’unico di fatto pervenuto alla conferenza dei servizi per la succitata variante) che ha motivato dettagliatamente il parere entrando nel merito della contrarietà proprio perché (testuali parole) modifica in modo sostanziale il progetto precedentemente approvato – altro che niente è stato modificato significativamente!!”  

“Non voglio entrare nel merito della legittimità di questa scelta di procedere comunque nei lavori (lo faranno gli Enti proposti al controllo), ma resta comunque la gravità di una decisione che non tiene conto del parere della Soprintendenza, molto significativo per una città come la nostra, ricca di beni e strutture che, ricordiamoci, fanno parte del patrimonio universale Unesco. Ma lo stravolgimento della piazza non si limita alla viabilità e ad avere asfaltato impropriamente anche il tratto della SR-66 che prevedeva una diversa pavimentazione, uniforme a quella della piazza (anche qui con parere negativo della Soprintendenza), perché c’è anche una riduzione della alberature ed altre modifiche interne che cambiano il volto dell’infrastruttura.

In particolare per la piantumazione degli alberi si dovrà verificare accuratamente il numero, la tipologia delle specie piantate ed il rispetto delle dimensioni minime previste nel progetto per gli alberi al momento dell’impianto”.

Marco Martini continua la sua riflessione in merito alla piazza: “Si fa poi riferimento a modifiche dettate dalla sicurezza stradale come se chi aveva approvato il progetto, in una vera”e partecipata conferenza dei servizi, non avesse tenuto conto di garantire la massima sicurezza per veicoli e pedoni (un esempio del tutto simile è la continuità di superficie fra Piazza della Carceri e viale Piave a Prato, delimitata da pioli della stessa tipologia di quelli previsti nel progetto, che da anni è stata realizzata).

Leggo che si critica anche lo spostamento del monumento ai caduti, mentre era stata prevista e richiesta (nel processo partecipativo) una maggiore valorizzazione ottenuta dando al monumento stesso una maggiore visibilità con la creazione di un’area antistante, ampia e da utilizzare per le manifestazioni istituzionali (prima c’erano le aiuole laterali che limitavano l’accesso)”.

“Concludendo questa mia lunga riflessione (ma avrei da aggiungere molti altri elementi, visto che ho lavorato a lungo per restituire una piazza utile alla città, dopo la tempesta di vento che la distrusse nel 2015) – termina Martini — devo purtroppo prendere atto che è stato completamente stravolto il progetto iniziale. Viene realizzata una nuova infrastruttura che serve ad altri obiettivi, almeno questo, il sindaco e gli attuali amministratori, si prendano la responsabilità di affermarlo.

Ne hanno facoltà visto che hanno vinto le elezioni (ricordo con il 29,26% degli elettori aventi diritto), ma almeno non prendano in giro i cittadini dicendo che niente è stato modificato significativamente”.

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