Il gruppo consiliare Poggio Insieme interviene in riferimento agli avvisi relativi al saldo Tari 2023 che si stanno recapitando in questi giorni alle famiglie e imprese di Poggio a Caiano
POGGIO. In questi giorni sono arrivate molte segnalazioni di cittadini infuriati a causa degli avvisi Tari, che il Comune sta recapitando in forte ritardo – nonostante la scadenza fosse il 2 Dicembre ci sono ancora oggi famiglie che non hanno ricevuto l’avviso — e soprattutto con aumenti che superano il 5%, causati dalle nuove tariffe approvate dall’Amministrazione Palandri lo scorso anno, con il voto contrario dell’opposizione che chiedeva un intervento per sterilizzare l’aumento utilizzando il tesoretto derivante dall’avanzo di amministrazione 2022.
“Sulla Tari i poggesi subiscono una triplice beffa – dichiarano i consiglieri di “Poggio, Insieme!” — dopo la stangata decisa da Palandri e la sua maggioranza che ha aumentato di oltre il 5% la tariffa, dopo aver detto NO alla nostra richiesta di evitare gli aumenti attingendo alle risorse comunali a disposizione, l’attuale giunta non ha voluto neppure concedere la rateizzazione di questo tributo come fatto, invece, dagli altri comuni della provincia e sempre — negli ultimi anni — anche a Poggio. Cosa hanno fatto di male i poggesi per meritare questo trattamento?”
“Ma la cosa più grave riguarda i danneggiati dall’alluvione – proseguono i consiglieri d’opposizione —non solo la Tari è rincarata pure a loro, ma la maggioranza non ha previste né forme di rateizzazione né altre misure specifiche.
Mentre tutti i primi cittadini della nostra area si sono fatti in quattro per aiutare le proprie popolazioni, nessun aiuto per i poggesi da parte di Palandri. Che si comporta come se non toccasse a lui adoperarsi in favore di chi ha subito danni.
Un silenzio assordante che sta caratterizzando tutta la gestione del post emergenza, a cominciare dai silenzi sui dati, dalla totale assenza di assemblee o altri incontri pubblici rivolti alla cittadinanza come fatti in tutti gli altri comuni della zona, alla mancanza di informazione su come comunicare alla regione i danni subiti. Un comportamento grave. Palandri è l’unico, fra i sindaci, a permettersi il lusso di dormire sonni tranquilli. Ricordiamo al Sindaco che, seppur in modo minore rispetto alle zone limitrofe, l’alluvione ha colpito anche decine di famiglie e imprese al Poggio.”
“Un’altra beffa per le famiglie e le imprese alluvionate – attacca il gruppo di centrosinistra — arriva dal governo Meloni: il 3 novembre, il CdM lasciò palesare la possibilità di sospendere nelle zone alluvionate questo tributo. Però, ad oggi, non è stato pubblicato alcun decreto attuativo e Palandri su tutto questo tace. D’altra parte, non può certo schierarsi contro le forze politiche che lo hanno sostenuto in campagna elettorale con tanto di foto di rito. Pazienza se a farne le spese sono i cittadini di Poggio a Caiano”.
“Sconcertante, infine —afferma la minoranza — il comportamento della Vicesindaca Diletta Bresci. Abbiamo ancora in mente, quando era in consiglio all’opposizione, le sue urla contro la Tari. Questo nonostante fino allo scorso anno sia sempre stato trovato il modo di non aumentare di un euro le tasse. Appena passata al governo della nostra cittadina, non si è fatta scrupoli a rimangiarsi tutto e mettere mano alle tasche dei poggesi costringendo i poggesi a subire questo aumento. Stavolta però , non l’abbiamo sentita proferire parola.”
Continuando così, fra un sindaco silente e una vicesindaca mancante, presto il Comune rischia di sbattere pesantemente contro un muro. Purtroppo, a pagare le scelte scellerate e le gravi mancanze di questa giunta saranno i poggesi. “Sicuramente proveranno a trovare un capro espiatorio anche in questa occasione – concludono i consiglieri — Aspettiamo solo di sapere a chi daranno la colpa questa volta.
[poggio insieme]