poggio. TRAFFICO, PRESENTATO UN RICORSO AL TAR CONTRO ALCUNI ATTI DEL COMUNE

Il comitato Senso Unico: “Mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale e questioni riguardanti il merito delle scelte compiute ci hanno spinto a fare questo passo”

Via Vittorio Emanuele a Poggio (da Google maps)

POGGIO. Un gruppo di cittadini poggesi, che abitano e/o lavorano attorno alle vie Vittorio Emanuele e Pratese, hanno presentato ricorso al TAR contro alcuni atti del Comune che modificano la viabilità in quella parte di paese reintroducendo, fra l’altro, il doppio senso di circolazione lungo la via Vittorio Emanuele.

“La decisione – si legge in una nota – è motivata da due ordini di fattori: da un lato la mancanza di ascolto da parte del Comune e dall’altro lato questioni riguardanti il merito delle scelte compiute. Più volte – proseguono i cittadini – abbiamo cercato un dialogo con una amministrazione comunale che invece si è dimostrata sorda alle nostre ragioni.

Più volte abbiamo cercato di far capire il nostro punto di vista, trovando sempre, purtroppo, un muro di non disponibilità che ci ha perfino fatti sentire, a volte, addirittura presi in giro. E dire che nel suo programma elettorale il sindaco, che qualcuno di noi ha anche votato, prometteva che ogni cambiamento sul traffico sarebbe stato preceduto dall’ascolto con i cittadini!”.

E qui i firmatari del ricorso riportano una frase tratta dal programma elettorale dell’allora candidato sindaco Riccardo Palandri circa la viabilità (“Tutte le scelte saranno comunque vagliate e concertate con la cittadinanza attraverso incontri e confronti per valutare le implicazioni che ricadono sulla collettività”).

A giudizio di questi cittadini “nulla di tutto questo è accaduto perché queste scelte, oltretutto neppure sempre in perfetta linea con quanto scritto nel programma elettorale, si sono abbattute su di noi senza un pur minimo tentativo di ascolto”.

Il secondo ordine di motivazioni sul ricorso entra nel merito delle scelte fatte. “Quelle scelte non sono state precedute – proseguono i cittadini – da analisi sui flussi di traffico, da alternative concrete sui posteggi, da studi che potessero consentire di non dare a queste scelte la patente dell’improvvisazione.

Ci siamo trovati davanti a scelte compiute con una leggerezza giuridica che francamente ci ha colpito e che forma buona parte della sostanza del nostro ricorso al TAR. Sarà adesso interessante vedere come il TAR giudicherà le discretamente superficiali ordinanze di sindaco e dirigenza comunale. Ad esempio nelle parti in cui si pretenderebbe di agire, come Comune, su infrastrutture non di proprietà del Comune stesso e senza aver seguito le normali procedure previste in questi casi”.

“Ma ci ha anche colpito – proseguono i cittadini – l’assoluta assenza, in queste scelte, di valutazioni sugli impatti legati alla salute pubblica, ai tassi di inquinamento, alla maggiore confusione e ai maggiori pericoli che stiamo già verificando noi che qui viviamo e operiamo”.

“Siamo del tutto estranei – conclude la nota – a valutazioni di ordine partitico. Ci rendiamo bene conto di quanto difficile sia, qui al Poggio, cercare soluzioni immediate alla questione traffico. Fra noi ci sono persone che pensano e votano in modo diverso. A unirci è però la consapevolezza che sicurezza e salute dei cittadini dovrebbero superare qualsiasi vincolo, sia politico che elettorale”.

“Proprio non riusciamo a capire, ad esempio, — prosegue il documento – il motivo per il quale la nuova amministrazione ha voluto reintrodurre il doppio senso su via Vittorio Emanuele, togliendo posteggi, aumentando la confusione, mettendo a rischio la salute di tutti, ma poi sulle collegate vie Cancellieri e Caiani ha fatto restare il precedente senso unico: la strada, la regionale 66, è la stessa ma si sono usati due pesi e due misure mentre nessuno ha voluto spiegarci i motivi di questa inaccettabile discriminazione. Né comprendiamo perché (a differenza di quanto accade in tutti i Comuni dove i sindaci tentano di togliere il traffico, specie pesante, dalle zone centrali), qui al Poggio si è scelta la strada opposta portando maggiore confusione, più rischi di inquinamento e maggiore pericolo nella nostra comunità”.

[comitato senso unico]

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