PISTOIA—ROMA. Riceviamo il comunicato stampa del già On. Maurizio Bianconi che segue:
O Capitano, mio Capitano. La cosa che non andava bene fin dall’inizio era l’alleanza con FI e B, nemici di ogni cambiamento antifinanziarista e alleati di Renzi.
Questa vicinanza scelta per calcolo elettorale rendeva poco credibile la volontà di cambiamento.
Il tempo sembrava aver ridotto i margini della nefasta intesa nazionale, lasciando poi alle realtà locali valutare le opportunità e le modalità di patti elettorali e di governo.
Purtroppo oggi assistiamo a un passo indietro importante.
1) La resurrezione della cena di Arcore (rito primitivo che si sperava abolito), dove fra due pennette al pomodoro, il fantastico gelato di Michele e una messe di barzellette ascoltate e riascoltate – con risata finale prolungata e obbligatoria – si decidono le sorti della nazione, come nel più anacronistico dei despotismi, ancorché soft e di certo, non violento.
2) Si rinnova il “io do una cosa a te e te continui a farmi fare i miei interessi come facevo con Craxi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni”.
3) Si rinverdisce il patto elettorale nazionale e lo si trasferisce anche sulle alleanze locali (anche a conferma di un cordone ombelicale intangibile).
Non ci siamo: da Capitano a sergente è un lampo.
Trovarsi col sedere in terra un baleno.
E sai che tonfo!
[maurizio bianconi — comunicato]