PISTOIA. Ecco l’ex consigliere in piazzetta del Sole, sotto al palazzo del Balì, la sede di Linee Future, impegnato a conversare in un vivace capannello di commentatori. Ci fermiamo e iniziamo una chiacchierata “eterodossa” con una delle poche voci fuori dal coro.
– Pare che la situazione politica italiana abbia toccato il punto più basso di sempre, anche alla luce della conclamata allucinazione collettiva per la caricatura di governo che abbiamo: per molti osservatori, ma anche per chi – per opportunismo italico – se lo fa piacere, il premier R€nzi€ ricorda più Andrea Diprè (con tutto il rispetto per Andrea Diprè) che il capo del governo di una democrazia occidentale. È così?
Proprio per questo io faccio parte del partito di maggioranza assoluta: quello degli astenuti! Abbiamo la classe politica più incapace e corrotta, nonché il peggior sindacato; neanche in Colombia è così. Mi rifiuto di legittimare una farsa simile. La vicenda De Luca fa sembrare Berlusconi un chierichetto un po’ discolo: i piddini dovrebbero chiedere scusa all’ex Cavaliere per l’uso che hanno fatto e continuano a fare delle Procure e della giustizia. Tra l’altro, visti gli arresti quasi quotidiani di democratici, Molise, Calabria, Roma etc, di questo passo saranno davvero costretti a candidare il famoso cammello…
– Qualche professorino, magari di battaglie mai fatte se non per sistemarsi (come molti Pd), potrebbe obiettare che chi non vota ha torto per definizione e non ha diritto di brontolare.
Allora se non ho il diritto di esternare il dissenso e la disillusione non dovrei avere nemmeno il dovere di pagare le tasse. Però siccome pago tanto pretendo altrettanto, e mi sono rotto i coglioni – scusandomi per la rudezza con le donne del Pd – di frasi come “ci dobbiamo accontentare” o “non ci sono alternative”: forse chi si accontenta è perché paga poche tasse. Chi ha in Italia la residenza fiscale ha diritto ad avere alte pretese, anche se è vero che siamo rimasti in pochi. Prendo ad esempio la Ferrero, domiciliata fiscalmente in Lussemburgo, ma vanto del made in Italy. Recentemente è stata “attaccata” da Ségolène Royal per il costituente principale della Nutella: quell’olio di palma che nel mondo causa la deforestazione e la morte degli oranghi. Curioso che il primo a venire in soccorso alla Ferrero sia stato il ministro dell’ambiente italiano Galletti.
– Insomma, niente di nuovo se non in peggio, specie dove servirebbero riforme e innovazioni, e anche in Toscana stessa musica.
Esatto: con le ultime misure prese dal Governo sull’Ilva siamo andati sotto il fondo del barile. Oltre al fallimento industriale dei Riva, uno dei tanti gruppi di finti capitalisti da strapazzo a cui Prodi ha svenduto la ricchezza italiana costruita in tanti anni, si continua a monetizzare la salute. Purtroppo tanti disperati che non hanno lavoro accettano di barattarlo appunto con la salute. Chiaramente il problema non si pone per i figli dei ministri, ben sistemati in qualche posticino comodo, altrimenti si guarderebbero bene dal licenziare certe leggi.
A livello regionale non posso non continuare a chiedere dove sono andati i 400 milioni dell’Asl di Massa. Un’azienda normale che vive del proprio lavoro non potrebbe fumare nel nulla tanti soldi: e Rossi certificava addirittura i bilanci… Anche per questo poi la gente non vota. Ma non posso nemmeno esimermi dall’esprimere preoccupazione per il caso del Forteto, la cooperativa tutt’uno coi Pci-Pds-Ds-Pd. Dalla stampa nazionale risulta che una signora, attualmente capo dei capi del Pd pistoiese, abbia in passato cercato di insabbiare approfondimenti e commissioni regionali d’inchiesta. Vorrei capire a questo punto,se venisse confermato quello che dicono i giornali, gli elettori “in buona fede” di quel partito da che parte stanno: dalla parte delle vittime che chiedono giustizia, da quella dei carnefici o, come sempre succede, da quella di chi vuole che tutto rimanga nel silenzio.
– Non le mandi a dire nemmeno ai cosiddetti “politici” pistoiesi…
No perché non aspetto appalti, consulenze o nomine, né ho amanti da sistemare in qualche ufficio della Provincia né figli da far assumere in Breda o in banca. Ho sempre servito, senza servirmene i Verdi, un partito modesto che a differenza di altri non ha mai avuto arresti o scandali. Non sono mai stato un soldatino che scatta sugli attenti al richiamo del capobastone. A proposito della vicenda regionale censurerei pure tutto ciò che è emerso con la famosa telefonata riportata dal Fatto Quotidiano.
E lo dico col massimo rispetto per Federica (Fratoni – n.d.r.) ma non si può rimanere in Provincia quando già si è in attesa del treno regionale, mettendo in moto il meccanismo elettorale da ripetere a breve per far subentrare, come tutti sapevano, il sindaco Vanni di Monsummano. Verso gennaio o febbraio già avevo pubblicamente scritto tutto quanto è poi regolarmente avvenuto. Come potrei dunque considerarli dei politici? Mi rifiuto. La politica è un’altra cosa, qui siamo solo di fronte a tanti accordicchi. Degli accordicchi non per un obiettivo politico come abbassare le tasse o chiudere l’inceneritore, ma solo per dividere la torta del potere finalizzato al potere. Tra l’altro con questi accordi delle regionali Samuele (Bertinelli, il Sindaco – n.d.r.) ha portato a casa il secondo mandato.
[continua domani 14 luglio]
“L’ottavo decreto Salva Ilva varato dal governo Renzi il 4 luglio viola ben 6 articoli della Costituzione”: fonte Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/14/ilva-di-taranto-il-gip-spedisce-il-decreto-alla-consulta-viola-6-articoli-della-carta/1874519/
Quando si dice, a proposito di Pd, che la realtà supera la fantasia e spesso anche la farsa …