polizia. FARMACIE, OTTO AVVISI DI GARANZIA AI TITOLARI

Conferenza Squadra Mobile
Conferenza Squadra Mobile. 1

PISTOIA. Otto informazioni di garanzia con l’accusa di peculato notificate dalla Polizia di Stato di Pistoia ed emesse dal sostituto procuratore Fabio Di Vizio nei confronti di altrettanti titolari di farmacie sul territorio pistoiese.

I titolari sono indagati poiché, nella loro qualità di incaricati di pubblico servizio per la “distribuzione per conto dei farmaci che richiedono il controllo ricorrente del paziente” previsti da accordi stipulati fra la Usl 3 di Pistoia e l’associazione sindacale titolari di farmacia della provincia di Pistoia, la Far.Com. ed il sindaco del Comune di San Marcello Pistoiese, avrebbero inserito falsi dati relativi a ricette inesistenti e/o quantità e/o specialità diverse da quelle realmente riportate nella ricetta all’interno del portale telematico “webDPC”, appropiandosi di numerose confezioni di specialità farmaceutiche di varia natura, anche di tipo “dopanti”.

Si tratterebbe di un danno erariale complessivo pari a € 50.589,38.

Nen solo: sono stati anche notificati altrettanti decreti di sequestro preventivo (ex art. 321 comma 2 c.p.p. e 322 ter c.p.) emessi dal Gip di Pistoia Alessandro Buzzegoli finalizzati alla confisca per equivalente del valore del danno cagionato.

Antonio Fusco
Antonio Fusco

Ma partiamo con ordine.

Tutto inizia da una complessa attività investigativa nata a sua volta dalla prosecuzione di una precedente indagine, sempre condotta dalla Squadra Mobile di Pistoia, conclusa  nel corso del 2013, attraverso la quale è stato possibile smascherara un sistema occulto di sottrazione di farmaci a base di “somatropine” ed “eritropoietine” in danno della Usl 3 di Pistoia posto in essere da alcuni suoi dipendenti che alimentavano, dietro compenso economico, un mercato nero di farmaci dopanti in favore di ciclisti dilettanti che ne facevano richiesta.

A margine dell’indagine era emerso, altresì, la figura di un magazziniere dipendente di una farmacia privata di Pistoia che sottraeva illecitamente dal luogo di lavoro specialità farmaceutiche contenenti ormoni della crescita (GH) che poi vendeva ad uno degli indagati che non riusciva a procurarsi tramite i canali ospedalieri.

Tali farmaci, di proprietà della Usl 3 di Pistoia, prevedono il cosiddetto “controllo ricorrente del paziente” e vengono distribuiti dalle farmacie private e pubbliche (Far.Com. e comunale di San Marcello Pistoiesese) per conto della Usl 3 di Pistoia in base a specifici accordi. Gli ordinativi vengono eseguiti attraverso l’utilizzo da parte del farmacista titolare della licenza, che ha la disponibilità di un account (userid e password), accedendo ad un particolare sistema telematico denominato “webDPC”.

Con il deposito dell’informativa conclusiva delle indagini, la Usl 3 di Pistoia, quale parte offesa, ha effettuato dei controlli incrociati ad esito dei quali prendeva atto che il titolare e/o dipendenti della farmacia erano riusciti a raggirare il sistema informatico dedicato alla gestione della dispensazione di determinate specialità farmaceutiche e a rifornirsi illecitamente delle stesse, cagionando un danno economico alla struttura pubblica che ne era proprietaria.

Non potendosi escludere che la stessa farmacia o altre del comprensorio provinciale a partire dal 2010 avessero posto in essere sistemi simili per approvvigionarsi illecitamente non solo di specialità di “eritropoietine” e “somatropine” ma anche di farmaci di particolare valore economico come quelli oncologici, anticoagulanti e del dolore, specialità queste che, come le altre, prevedono il controllo ricorrente del paziente e sono disciplinate dalla L. 405/2001 e distribuite per conto, la Squadra Mobile ha ritenuto opportuno far luce sulla vicenda.

Conferenza Squadra Mobile. 2
Conferenza Squadra Mobile. 2

A tal fine ha intrapreso un’ulteriore attività di indagine finalizzata a disvelare l’eventuale sussistenza dell’ipotesi di reato di peculato commesso dai farmacisti della provincia in danno della Usl di riferimento.

Una prima analisi dei dati è stata svolta su 693.494 prescrizioni ed ha consentito di isolare ben 4.200 ricette irregolari contenute in 4.343 prescrizioni di farmaco in quantità non necessariamente unitaria di cui 3001 sono le cosiddette “ricette incongrue” e 1.199, invece, sono le cpsoddette “ricette inesistenti”.

Ulteriori verifiche, effettuate con la collaborazione di personale specializzato della Asl 3 di Pistoia, hanno consentito di individuare, tra le ricette considerate irregolari, 882 ricette che sarebbero congrue per quanto riguarda il farmaco dispensato ma è stata approvvigionata una quantità superiore rispetto a quella effettivamente erogata cagionando un danno economico erariale quantificato complessivamente in € 21.836,68.

Sono state poi individuate poi 101 ricette in cui vi è associazione fra richiesta e ricetta ma il farmaco consegnato è completamente diverso da quello richiesto o solo per il dosaggio o proprio per tipologia e ciò ha causato un danno erariale per un valore complessivo di € 4.552,33.

In altre 225 richieste è stato usato un barcode per effettuare l’approvvigionamento relativo a ricette inviate alla ASL per il pagamento in regime di assistenza convenzionata, non essendo presente alcun riferimento nell’ambito delle ricette spedite in regime “DPC”.  In questo caso il danno erariale ammonta ad €9.737,53.

Infine ci sono ben 772 richieste in cui non vi è alcun tipo di riscontro con le ricette e che pertanto devono ritenersi formalmente inesistenti. Tali appropriazioni hanno determinato un danno economico quantificato in € 37.866,43.

Sommando le varie voci – che sono da ritenersi tutte di natura illecita – nel periodo in esame, compreso fra il 1° agosto 2010 e il 31 luglio 2014, sono stati prelevate nella 79 farmacie 1.980 confezioni di farmaco per un valore totale di € 73.992,97.

Di queste non sono state considerate 72 farmacie che hanno cagionato un danno economico di lieve entità (complessivamente € 23.403,59) la cui posizione, tuttavia, è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria; le rimanenti 7 farmacie, invece, gestite dai farmacisti destinatari dei provvedimenti notificati, come si è detto, hanno cagionato, da sole, un danno alla Usl 3 di Pistoia pari ad € 50.589,38 appropriandosi in modo irregolare di 1.142 confezioni di farmaco in parte potenzialmente dopanti.

I farmaci dopanti acquisiti irregolarmente sono complessivamente 108 confezioni per un valore totale di € 11.052. Tra questi specialità come Saizen (225 euro a confezione), Eprex (150 euro a confezione) e Aranesp (170 euro a confezione).

[squadra mobile pistoia]

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