PISTOIA. Ieri pomeriggio, 12 gennaio, la Squadra Mobile di Pistoia, ha arrestato S. M. N., un cittadino senegalese di 36 anni, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto durante servizi specifici predisposti nella provincia di Pistoia, e in particolar modo nella zona del centro cittadino, volti al contrasto dello staccio di stupefacenti, anche a seguito di segnalazioni avute da parte di cittadini.
Il cittadino extracomunitario, è stato visto uscire dall’abitazione in cui viveva, con un vistoso sacco in tessuto di colore crema. Gli agenti della Mobile lo hanno fermato in Corso Gramsci per identificarlo. L’uomo dichiarava di non essere in possesso di un titolo valido per la permanenza in Italia poichè era da poco tempo entrato sul territoio, anche se parlava e comprendeva chiaramente la lingua italiana, e di trovarsi nello status di profugo. Ha rilasciato le proprie generalità dichiarando inoltre di abitare a Carrara ma di non ricordare l’indirizzo. Nel vistoso sacco sono stati trovati capi di abbigliamento griffati verosimilmente contraffatti.
Dopo i primi accertamenti, il 36enne effettivamente risultava privo di ogni titolo per la permanenza sul nostro territorio e privo di ogni precedente penale. Gli operanti, al fine di procedere ad una completa identificazione, hanno accompagnato lo straniero negli Uffici della Questura. Sottoposto a perquisizione personale, l’uomo veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente divisa in dosi, nascosta all’interno di un giacchetto griffato custodito nella borsa .
Gli operanti hanno dunque esteso la perquisizione all’abitazione dalla quale l’uomo era stato visto uscire e dove lo stesso aveva in uso esclusivo un locale.
Anche nella casa gli agenti della Mobile hanno trovato un’altra sostanza stupefacente, materiale comunemente usato per il confezionamento in dosi di sostanza stupefacente e sostanza utilizzata per il taglio di cocaina, oltre a denaro in contante per un valore di 1 milione e 275 mila euro.
All’interno del locale venivano rivenuti altri capi di abbigliamento di natura verosimilmente contraffatta ed adesivi termosaldati, toppe e bottoni di loghi di marca Nike, Adidas, Moncler, Colmar, Kway, Woorlich e Napapijri di natura verosimilmente contraffatta.
Ulteriori accertamenti appuravano che lo straniero aveva rilasciato false generalità; inoltre, con il proprio nome risultava avere un permesso di soggiorno con validità fino a settembre 2016 per lavoro autonomo e di avere precedenti di polizia per i reati contro il patrimonio e la pubblica fede.
Lo straniero veniva anche denunciato in stato di libertà per i reati di ricettazione, contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere di ingegno o prodotti industriali, introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, irronee dichiarazioni sulla propria identità ed omessa esibizione di documenti d’identificazione.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato portato nel carcere di Prato a disposizione dell’autorità giudiziaria.
[squadra mobile pistoia]