polizia. MORSI E CALCI AI POLIZIOTTI

Polizia di Stato
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PISTOIA. Arrestata per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e rifiuto di farsi identificare.

È accaduto nel primo pomeriggio di oggi, 22 marzo, in piazza Duomo, dinanzi al Palazzo di Giustizia. La donna, E.P., una 63enne residente a Montecatini, già conosciuta in città per questo tipo di “esibizioni”, ha aggredito con calci e morsi due agenti della Squadra Volante della Questura di Pistoia.

Già questa mattina la donna era entrata in Procura urlando e minacciando i presenti, nonostante la presenza dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

Dopo che è stata convinta ad uscire dalla Procura, la 63enne ha continuato a inveire per poi aggredire i poliziotti giunti sul posto per calmarla. Si è anche gettata a terra tra le urla. Portata in Questura, si è poi rifiutata di farsi identificare.

Per lei sono stati disposti gli arresti domiciliari.

[Alessandra Tuci]

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One thought on “polizia. MORSI E CALCI AI POLIZIOTTI

  1. Cari signori tutti,
    intanto, leviamo il velo di ipocrisia che ci si vuole fare indossare in nome di un malinteso concetto di privacy.
    La sig.ra E.P, della quale sono quasi sicuro di avere intuito le complete generalità, da almeno dieci anni è conosciutissima nell’ambito del Tribunale di Pistoia, dove più volte ha fatto il “diavolo a quattro”, minacciando i dipendenti, preannunciando denunce a gogò contro chiunque, e come minimo facendo perdere ore a chi, di volta in volta doveva tenerla a bada.
    E, al termine di tutto questo, si arriva a stringere un pugno di mosche chiamato “arresti domiciliari”, che richiedono comunque altro tempo perso per vigilanza e controlli.
    Ed allora, delle due l’una:
    se questa signora è malata, si provveda a curarla e/o farla curare, ed in una società civile e progredita come la nostra pretende di essere, non può non esserci il mezzo per farlo. E se non c’è, significa che siamo governati da politicanti di pessimo livello.
    Se questa signora è colpevole e quindi anche plurirecidiva, la si punisca davvero in modo serio, così che la Forza Pubblica venga liberata dall’incombenza di doverle tenere dietro.
    Perché, questo è certamente un piccolo episodio e non voglio cadere nella demagogia; ma non è ammissibile che, in tempo di Isis, la Forza Pubblica medesima debba essere costretta a perdere tempo in queste quisquilie.
    Come, e qui il discorso è assai più serio e merita commenti, articoli e soprattutto provvedimenti ad hoc in altra sede, non è ammissibile che, in tempo di Isis, la domenica si tengano impegnati migliaia di poliziotti e carabinieri per controllare qualche centinaio di deficienti/delinquenti che si scazzottano per una partita di calcio, senza mai risolvere il problema alla radice. (E lo dice uno che del calcio è profondamente appassionato).
    Piero

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