Sequestrate reti, trappole e uccelli di specie protetta
PRATO. È da poco iniziata la stagione venatoria 2023-2024 ed il Corpo di Polizia provinciale è già stato chiamato ad intervenire. Decine le segnalazioni pervenute al Comando per gli spari uditi vicino alle abitazioni e due importanti operazioni messe a segno contro la cattura abusiva di uccelli selvatici mediante l’utilizzo di mezzi di caccia illegali – reti e trappole – e di detenzione di specie protette di uccelli.
Nel primo intervento, svolto in località Fontanelle nel Comune di Prato, il personale del Corpo ha sorpreso in flagranza di reato una persona che aveva collocato 3 reti per la cattura di uccelli all’interno di una terreno completamente recintato e appositamente coltivato a girasole, pianta molto appetita dagli uccelli, e opportunamente oscurato da piante e pannelli plastici. Intorno alle reti erano state inoltre posizionate ciotole contenenti acqua e semi di girasole, in modo da attirare gli uccelli e farli cadere nella trappola.
Gli accertamenti realizzati sul posto hanno portato al sequestro delle reti (una posta verticalmente – roccolo – di circa 10 metri di lunghezza per 2 di altezza, e due reti posizionate orizzontalmente sul terreno, di una lunghezza di circa 3 metri per o,5 metri di larghezza ciascuna).
In secondo luogo, le verifiche effettuate dagli Agenti negli annessi posti sul terreno di proprietà della persona hanno permesso di rinvenire 33 uccelli vivi (fringillidi) appartenenti a specie protette e dunque detenuti illegalmente, frutto di precedenti catture.
Gli uccelli, in buono stato di salute ed in grado di volare, sono stati immediatamente liberati in campagna, mentre la persona, risultata non titolare di licenza di caccia, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Prato per i reati di uccellagione (reti), detenzione di specie protette di uccelli, furto aggravato ai danni dello Stato e reato continuato.
Nel secondo intervento, svolto in località Casale, nel Comune di Prato, il personale del Corpo ha accertato la presenza, all’interno di un terreno coltivato a ortaggi, di 3 trappole in ferro di diverse dimensioni adibite alla cattura della fauna selvatica.
È stato subito identificato il responsabile, un cacciatore in possesso di licenza di caccia, e sottoposto a sanzione amministrativa con conseguente sequestro dei mezzi vietati.
“Queste operazioni confermano il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale di Prato nella tutela e nella salvaguardia degli animali, con particolare riferimento alla lotta contro il bracconaggio – ha dichiarato il Comandante Michele Pellegrini – Si tratta di interventi messi a punto grazie alla continua presenza e controllo sul territorio da parte degli Agenti, al fine di prevenire e reprimere gli illeciti in materia di caccia, pesca e ambiente”.
Si ricorda che per segnalazioni o informazioni è possibile contattare il numero di pronto intervento 337-317977
[elci — provincia di prato]