PISTOIA. Un rom di circa 30 anni è stato denunciato ieri, 2 febbraio, dalla Polizia di Pistoia per furto aggravato, simulazione di reato e procurato allarme.
Ma ripercorriamo i fatti con ordine. La sera del 21 dicembre scorso l’uomo, A.J., era stato visto aggirarsi nella zona di Bottegone con fare sospetto a bordo di un furgone bianco.
Alcuni residenti, avendo notato lo sconosciuto, avevano chiamato la polizia di Pistoia che era intervenuta prontamente sul posto. Quando gli agenti hanno intercettato il furgone con a bordo il trentenne, gli hanno intimato di fermarsi, senza alcun esito.
Era iniziato così un inseguimento sempre nella zona di Bottegone e nella fuga A.J. ha sbattuto contro un muro. L’incidente ha costretto così l’uomo a scendere dal furgone proseguendo a piedi la fuga e dileguandosi nei campi circostanti, mentre gli agenti perdevano inevitabilmente le sue tracce.
Durante l’ispezione del furgone abbandonato lungo la strada, la Polizia ha trovato all’interno grosse pile di zinco, che sono risultate rubate a una ditta di Sant’Agostino, spesso presa di mira da furti simili.
Il 22 dicembre, ovvero il giorno successivo all’inseguimento, l’uomo si è presentato ai carabinieri di Prato per denunciare il furto del proprio furgone, forse pensando di scagionarsi in questo modo da ciò che era accaduto il giorno prima.
Ma proprio ieri, 2 febbraio, A.J. si è recato alla Questura di Pistoia per chiedere il dissequestro del mezzo, probabilmente perché con il passare del tempo pensava di non essere identificato.
Gli agenti però lo hanno subito riconosciuto addebitandogli i reati di furto aggravato, simulazione di reato e procurato allarme.
[Alessandra Tuci]
