polizia. SMALTIMENTO RIFIUTI TESSILI, DENUNCIATI DUE MAROCCHINI

Gli agenti delle Volanti mostrano la mappa dei luoghi più soggetti a conferimenti abusivi di rifiuti

PISTOIA. Smaltimento illegale di rifiuti tessili: denunciati due marocchini 40enni.

Un vero e proprio traffico illecito e sempre più diffuso anche nella nostra città. Si tratta dello smaltimento di rifiuti, in questo caso scarti tessili, che in genere provengono da Prato e che finiscono qui, a Pistoia.

Nella sera di ieri, 2 marzo, intorno alle 23, la Squadra Volanti della Questura di Pistoia ha arrestato due uomini sorpresi a scaricare grossi sacchi nei cassonetti dell’immondizia. Il fatto è accaduto in via Buraccia e Pacinotta, zona Sant’Agostino.

Dentro i 9 sacchi, sequestrati poi dalle Volanti e dal loro commissario capo Duccio Ciappelli, sono stati trovati circa 400 chili di rifiuti tessili, più o meno 41 chili per ogni sacco.

I due marocchini, pluripregiudicati, sono stati condotti in Questura e denunciati per conferimento abusivo e trasporto illecito di rifiuti. Sequestrati poi furgone e sacchi.

Uno era già stato denunciato per abbandono di rifiuti dalla polizia municipale; l’altro era stato arrestato per tentato omicidio il 10 dicembre scorso quando aveva colpito al volto con un martello l’amico in via di Porta al Borgo

I due extracomunitari si spostavano su un furgone bianco Peugeot: appostati vicino ai cassonetti dell’immondizia aspettavano pazientemente l’arrivo del camion della spazzatura. Una volta che i cassonetti vengono svuotati, li riempiono con i loro rifiuti.

“In genere si muovono di notte, scegliendo stradine secondarie per non dare nell’occhio  e spesso cambiano furgone per mimetizzarsi meglio – spiega Enrico Innocenti – responsabile Publiambiente Pistoia – nella nostra città questi fenomeni sono iniziati nella primavera 2016 perché, con la diffusione della raccolta porta a porta a Prato, l’illecito si è spostato verso Pistoia. Chi commette questi tipi di reati è molto furbo: gettare tali rifiuti non pericolosi nei cassonetti è meno rischioso che abbandonarli per strada”.

[ALESSANDRA TUCI]

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