PISTOIA. Il discorso del questore Salvatore La Porta ieri, 12 marzo, durante l’inaugurazione della via dedicata ai caduti in servizio.
Rivolgo un saluto e un augurio di buon lavoro ai neoeletti al Parlamento.
Oggi come già anticipato durante la cerimonia di inaugurazione del “polo della sicurezza” viene intitolata questa strada adiacente alla Questura a tutti i caduti della polizia della provincia di Pistoia.
A tal proposito rivolgo un sentito ringraziamento alla precedente ed all’attuale amministrazione comunale per la sensibilità con cui hanno aderito alla nostra idea di ricordare i caduti in servizio.
Condivido pienamente le parole del dott. Barontini, dell’Istituto Storico della Resistenza, il quale in sede di commissione toponomastica, ove venne approvata ad unanimità la richiesta di intitolare questa strada ai nostri caduti, ricordò il positivo significato dell’intitolazione , adiacente all’opposto ramo intitolato ad Ugo Schiano, operaio deceduto durante gli scontri con la polizia in una manifestazione del 1948 ricordata come” marcia della fame” in quanto “sancisce un ideale riconciliazione fra due antagonisti che un tempo si fronteggiarono con esito tragico”.
Con l’inaugurazione di oggi, rendiamo un doveroso omaggio a chi ci ha preceduto segnando con il sacrificio della vita la strada da seguire per servire i cittadini, noi non saremo mai stanchi di ripetere che il loro impegno ed il loro sacrificio ci servono da incoraggiamento e stimolo, non saremo mai stanchi di ricordarli affinchè il loro esempio serva per confermare sempre più la natura ed i fini della nostra missione istituzionale, improntata a spirito di servizio e senso di responsabilità per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, nella certezza che i servitori dello Stato vigilano e si prodigano per assicurare sicurezza, libertà e democrazia.
Quando un uomo muore,muore un mondo intero fatto di esperienze, di sogni, di speranze, di gioia, di delusioni, di amori ,di amicizie, di progetti futuri, quindi il mio pensiero riconoscente che non può che interpretare quello di tutti gli appartenenti alla polizia di stato, va alle vedove ai figli, ai parenti agli amici dei caduti che sono stati privati degli affetti più cari e che sono rimasti vicini alla nostra istituzione testimoniando quei valori di giustizia, di libertà,di legalità nel solco tracciato dai loro congiunti caduti nell’esercizio del dovere.
Il sacrificio di tanti uomini non sarà vano se si continuerà a credere in quel patrimonio di valori che ci hanno trasmesso, la memoria dei nostri caduti deve continuare perché essi rappresentano la speranza e la staffetta morale della responsabilità da tramandare alle nuove generazioni.
La data odierna del 12 marzo coincide con l’anniversario della morte dell’Assistente Capo della Polizia di Stato ORESTE BERTONERI, ucciso il 12 marzo 1987, a ll’età di 32 anni, durante una rapina ad una gioielleria nella centralissima Via degli Orafi.
Oltre al Bertoneri dal 1943 ad oggi nella provincia di Pistoia hanno perso la vita nell’adempimento del dovere altri appartenenti della polizia che in questo momento solenne meritano di essere ricordati.
Giuseppe BARTOLINI, Guardia di Pubblica Sicurezza, della Questura di Pistoia, morto in servizio il 24 ottobre 1943, all’età di 22 anni, durante un bombardamento alleato su Pistoia.
Leonardo RONCO, Guardia di Pubblica Sicurezza, in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Pistoia morto all’età di 31 anni per le ferite riportate a seguito incidente stradale mentre era di servizio di vigilanza motomontata.
Luigi MARSELLA, Guardia di Pubblica Sicurezza, in servizio alla Polizia Stradale di Pistoia, morto il 6 luglio 1953 all’età di 27 anni, in un incidente stradale nei pressi di Corniolo (PT) a bordo della propria motocicletta di servizio sulla Strada Nazionale Porrettana.
Domenico PICCOLI, Guardia di Pubblica Sicurezza in servizio presso la Polizia Stradale di Pistoia morto il 30 aprile 1966 all’età di 38 anni in un incidente stradale con la vettura di servizio.
Gino COLAIANNI, Appuntato di Pubblica Sicurezza, in servizio presso la Polizia Stradale di Pistoia morto il 16 maggio 1968 all’età di 43 anni in un incidente stradale a bordo della propria motocicletta mentre stava effettuando una scorta ad una gara ciclistica.
Carlo REGGIOLI, Vice Questore di Pubblica Sicurezza, in servizio alla Questura di Pistoia, morto l’11 ottobre del 1974 all’età di 46 anni per un’emorragia cerebrale verosimilmente connessa alle ferite che il funzionario aveva riportato a Pistoia quando, durante un servizio di ordine pubblico, venne preso a bastonate da un gruppo di manifestanti che avevano effettuato un corteo non autorizzato.
Nello DI SALVATORE, Appuntato di Pubblica Sicurezza in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Lucca, morto all’età di 53 anni a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale mentre era di servizio a Pistoia.
Bruno LUCCHESI, Appuntato di Pubblica Sicurezza, in servizio presso la Sottosezione della Polizia Stradale di Montecatini, morto il 23 ottobre 1976, all’età di 53 anni, in uno scontro a fuoco avvenuto sull’autostrada Firenze- Mare, nei pressi dell’uscita di Montecatini Terme con il bandito Vallanzasca e alcuni criminali del suo gruppo.
Luca BENINCASA, Agente Scelto della Polizia di Stato, in forza alla Polizia Stradale di Pistoia , morto il 22 marzo 2002, all’età di 32 anni in un conflitto a fuoco sul raccordo stradale tra Perugia e Bettole con alcuni criminali in fuga dopo una rapina in una banca.
L’elenco dei caduti e le circostanze in cui hanno perso la vita sottolineano quanto sia difficile il lavoro del poliziotto che nell’intraprendere il servizio quotidiano va sempre incontro ad una serie di imprevedibili rischi, ed ai ragazzi delle scuole presenti, che ringrazio, rivolgo un invito: Quanto incontrate un poliziotto, fategli un sorriso, questo semplice gesto lo ripagherà per i sacrifici e le amarezze del servizio e cosi con questa piccolo atto testimonierete anche che il ricordo di chi ha dato la vita per il nostro Paese non appartiene alla Polizia, alle Istituzioni, alla politica, ma è patrimonio dell’intera comunità».