popiglio. STORIA DI UN MIRACOLO… LA MONTAGNA VA IN SCENA

Bicocchi e Fabris
Bicocchi e Fabris

POPIGLIO. Dopo il bel successo di Again/By Now. Anatomia di una felice insurrezione, lo spettacolo del collettivo bolognese Respirale Teatro, che ha aperto in aprile la stagione del Teatro della Montagna-Teatro Mascagni di Popiglio, domenica 22 maggio alle 21 è la volta di (S)Legati , prodotto da Atir Teatro Ringhiera, scritto e interpretato da Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris ed accompagnato dalle musiche di Sandra Zoccolan.

Nello spettacolo rivive la drammatica storia dei due alpinisti inglesi, Joe Simpson e Simon Yates, che nel 1985 furono i primi a scalare la parete ovest del Siula Grande (m. 6344) nelle Ande Peruviane, raccontata nel bestseller di Simpson La morte sospesa (1998) e divenuta, qualche anno più tardi, un film documentario.

ATP, Associazione Teatrale Pistoiese
ATP, Associazione Teatrale Pistoiese

«Siamo due amici, due attori, due appassionati della montagna – commentano Bicocchi e Fabris – o, per meglio dire, siamo arrampicatori della domenica… Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile vicenda di questi alpinisti.

Questa è la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest. Ma è anche la storia di un amicizia e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi. La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna.

C’è dunque una cima da raggiungere. C’è la estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita. E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio…».

In un’ora e mezza di spettacolo gli attori danno voce e corpo, con rara intensità e bravura, a questa straordinaria esperienza che coinvolse i due alpinisti, quando, dopo la conquista della vetta, nel percorso di discesa si trovano a dover fronteggiare l’incidente che colpisce Joe in alta quota, vera “sentenza” di condanna, e la terribile necessità di tagliare quella maledetta corda che li unisce…

Un atto estremo, un taglio che slega i destini dei due alpinisti, ma che salverà la vita ad entrambi: tutti e due riusciranno tornare vivi al campo base quattro giorni più tardi, tra sensi di colpa e sentimenti di perdono.

Il teatro Mascagni di Popiglio
Il teatro Mascagni di Popiglio

«Questa è la storia di un’avventura al di là dei limiti umani” – aggiungono i due autori/attori – “Ma è al contempo una metafora delle relazioni, tutte, e dei legami e di quel momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita».

La stagione del Mascagni è promossa dai Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese, unitamente all’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale con il sostegno di Unicoop Montagna Pistoiese e Cai Montagna Pistoiese.

Prevendita in corso: Agenzia Angolo San Marcello 0573 622114

Domani, venerdì 20 maggio anche da Unicoop Montagna Pistoiese (sede di San Marcello).

[marchiani – atp]

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