SAMBUCA PISTOIESE. L’associazione Le Limentre presieduta da Paola Razza ha scritto nei giorni scorsi una lettera al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per denunciare i disservizi sulla ferrovia Porrettana perchè intervenga nei confronti di Trenitalia per garantire il rispetto del contratto di servizio.
Ecco il testo:
Gentile Presidente,
Le scrivo per portare alla sua attenzione e dar voce al disagio segnalatomi da diversi utenti della linea ferroviaria Porrettana, che nella tratta toscana collega Pistoia a Porretta Terme.
Questo è dovuto ai frequenti ritardi, se non addirittura l’improvvisa soppressione di alcuni dei già pochi convogli, specialmente negli orari più sensibili per chi si reca o rientra da lavoro.
Solo per citare un esempio eclatante, proprio la scorsa settimana per ben due giorni consecutivi è stato soppresso il treno regionale 6373 che ferma alla ore 7.15 alla stazione di Pracchia, costituito dal nuovissimo “materiale Jazz”, per usare la definizione di Trenitalia e che la stessa giustifica a posteriori come “coincidenze infauste” i guasti di due convogli in meno di 24 ore.
La questione è che non solo non si è cercata una soluzione alternativa (altro convoglio, bus sostitutivo…) ma non si è neppure informato tempestivamente gli utenti, con comprensibile grave disagio di coloro che per lavoro o studio si spostano quotidianamente dalla montagna pistoiese verso la Piana.
Non si tratta di eventi occasionali ma di una situazione sistematica. Sempre la scorsa settimana un convoglio è arrivato a Pistoia con 35 minuti di ritardo (su un percorso di circa mezz’ora), causato, abbiamo saputo poi, da un guasto alla linea elettrica dell’impianto di segnalamento.
La nostra associazione ha come scopo fondante la valorizzazione e lo sviluppo di questo territorio montano, che come ben sa, soffre di un progressivo e apparentemente “inarrestabile” spopolamento che non solo rende più precaria la condizione di vita per chi resta, ma la riduzione del presidio e della conseguente manutenzione, lo rende più fragile esponendolo ad un dissesto i cui effetti si protraggono anche verso la pianura.
Per invertire questa tendenza è assolutamente necessario non solo dotare questo territorio delle infrastrutture necessarie alla propria rinascita, ma fare in modo che queste funzionino.
La ferrovia Porrettana rappresenta un’infrastruttura indispensabile per la mobilità sostenibile della montagna. La certezza del corretto servizio è assioma fondamentale per tutti coloro che quotidianamente affidano a questa la loro organizzazione di vita.
Ci piacerebbe che su questi che sono servizi essenziali per un territorio, non valesse la logica del “fallimento d’impresa”, un’affermazione bruttissima che misura tutto in termini di convenienza e condanna senza appello una comunità.
In proposito ci piace ricordare un principio opposto; è il servizio che fa l’utenza e non viceversa. Un’organizzazione funzionale ed efficiente stimolerà il suo utilizzo. Se si lasciano le persone a piedi, gli utenti se ne allontaneranno cercando soluzioni alternative, non ultima, l’abbandono di una terra disagiata.
Gentile presidente, la conosciamo come persona attenta e sensibile a questo tema. La Regione si è spesa molto per mantenere attiva la ferrovia Porrettana, le chiediamo, quindi, di porre in essere tutte quelle azioni che inducano il Gestore al rispetto del Contratto di Sevizio sottoscritto, perché questo sforzo non vada perso e reso inefficace. Questo sarebbe una sconfitta per chi continua a credere che la nostra montagna abbia un futuro.
Certi della sua attenzione, saluto cordialmente
Paola Razza
Presidente Associazione “Le Limentre”