FIRENZE. Proseguire con maggiore intensità sulla strada del recupero della competitività e dell’attrattività della linea ferroviaria Pistoia-Porretta Terme, con un complesso di azioni rivolte ad incrementare l’utenza sia in funzione del servizio ordinario, sia per fini sociali turistici e culturali, specie in concomitanza con l’opportunità fornita dalla designazione di Pistoia quale Capitale italiana della cultura 2017.
Individuare per la stazione di Pracchia una specifica vocazione logistica, facendola diventare uno snodo di interscambiabilità tra ferro e gomma, valutando tutte le possibili azioni di sviluppo del traffico merci su rotaia che possono originarsi in nella stazione da e per il sistema produttivo della montagna pistoiese.
Implementare i rapporti con la Regione Emilia Romagna al fine di una valorizzazione complessiva della storica tratta ferroviaria, sia per gli adeguamenti infrastrutturali futuri sia per gli aspetti turistico-culturali.
Sono questi gli impegni che affidati alla giunta regionale da una mozione proposta dai consiglieri regionali del Pd Massimo Baldi e Marco Niccolai approvata questa mattina all’unanimità dalla prima commissione a Palazzo Panciatichi.
«Vogliamo ringraziare tutti i consiglieri che hanno condiviso con noi l’esigenza di un rilancio pieno della Porrettana – commentano Baldi e Niccolai – La linea ferroviaria non è un peso o un problema da rimuovere, ma al contrario può rappresentare una grande opportunità di sviluppo, sia in termini turistici-paesaggistici che come nodo per lo scambio tra diverse modalità di trasporto merci e passeggeri. Quindi, una risorsa per la montagna non un fardello oneroso. Da troppo tempo si discute, ora c’è bisogno di agire, sfruttando anche la straordinaria valenza di Pistoia Capitale della cultura 2017. In questo senso, auspichiamo che il voto unanime della commissione possa dare più forza all’impegno che chiediamo alla giunta regionale».
Nel testo della mozione vengono individuati alcuni punti sui quali agire, partendo dal “contesto di particolare pregio sotto il profilo storico, culturale, ambientale, paesaggistico e naturale”. A tal proposito viene ricordato che nel Piano di indirizzo territoriale della Regione, votato sul finire della scorsa legislatura, era contenuto il progetto “di fruizione lenta del paesaggio regionale” che individua, in particolare, come elemento strategico “le ferrovie secondarie di interesse paesaggistico che collegano centri minori e normalmente con basso volume di traffico di interesse locale”.
“Certo – chiariscono Baldi e Niccolai – la Porrettana rappresenta principalmente un’infrastruttura trasportistica, che svolge la funzione principale di mettere in collegamento i nuclei abitati della montagna pistoiese con l’intera area metropolitana di Pistoia-Prato-Firenze. Per questo, oltre alla valorizzazione turistica, bisognerà anche pensare a scelte importanti sul piano dell’organizzazione della mobilità, come ad esempio individuare per la stazione di Pracchia una specializzazione logistica, facendola diventare uno snodo di interscambiabilità tra ferro e gomma,anche con l’armonizzazione degli orari delle tue tipologie di trasporto così da valorizzarne meglio il ruolo Questa è una delle possibili risposte da perseguire con convinzione se vogliamo un rilancio pieno della linea ferroviaria. Un rilancio – concludono i consiglieri – su cui la Toscana deve coordinarsi con la Regione Emilia Romagna al fine di programmare un lavoro sinergico in particolare sui temi della valorizzazione turistica di questa tratta”.
[becchimanzi – partito democratico toscana]
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