Il partito di Salvini a Pistoia parla solo padovano, siciliano e napoletano ed è completamente avulso dalla realtà locale. Al primo consiglio utile Gabriele Gori comunicherà ufficialmente la sua uscita dal gruppo Lega e dalla maggioranza con la nascita del Gruppo Autonomo, di cui è capogruppo, spiegando sinteticamente le ragioni della doppia uscita
L’USCITA DALLA LEGA non credo faccia molto scalpore, vista ormai la continua emorragia iniziata nella scorsa primavera. La prima fuoriuscita illustre è stata quella dell’ex segretario provinciale Bartolomeo “ultimo segretario eletto”.
Poi due consiglieri del Comune di San Marcello, di questi Giuseppe Montagna, ora futuro candidato sindaco per il Comune di Cutigliano-Abetone con una sua lista.
Pochi mesi or sono le dimissioni del responsabile Provinciale al tesseramento, in aperto contrasto con i commissari di cui non condivideva l’operato.
Poi Ermanno Bolognini che nel Comune di Serravalle darà vita a una sua lista civica.
Poi ancora lo storico militante Marco Pasquetti, che il sindaco Tomasi conosce molto bene e altri eccellenti sono in rampa di lancio di uscita.
Pertanto sembra evidente che io non sia il solo che non comprende e non condivide come i commissari operino sul territorio.
Ma forse, asserisco, la verità è che la Lega a livello provinciale politicamente non esiste, troppi i soggetti “importati”, avulsi da un territorio che non conoscono, impongono direttive autoritarie e spesso lontane dalle realtà locali.
In contemporanea è maturata anche l’uscita dalla maggioranza, in quanto questa più che tradire le aspettative, ha tradito molte “troppe” promesse fatte in campagna elettorale, vedi sport, smembrato fra due assessori a avanza-tempo, iniziative culturali quasi completamente assenti, sicurezza, top in negativo, basti pensare alla sospensione delle notti per spostare quel personale a far multe di giorno, e l’aver fatto volontariamente slittare l’introduzione del “Garante alle disabilità”.
Spero che l’aver acceso i riflettori sulle problematiche legate alle disabilità, induca l’amministrazione a correre ai ripari e mettere da subito una pezza e soprattutto a prevedere una voce di spesa già in questo bilancio, per non parlare poi di quella situazione paradossale che è l’attuale condizione delle strade, etc. etc.
Purtroppo vige sempre su tutto una certa arroganza di vedute, che con il tempo induce alla carenza “assenza” di dialogo, producendo solo imposizioni unilaterali.
In meno di un anno l’attuale maggioranza ha visto l’abbandono di due capi-gruppo e del Pagliai, anche se rimasto con un appoggio esterno.
Concludo con un consiglio volto al bene della città: visto che la dovrete amministrare ancora per un anno e mezzo, fatevi un bagno di umiltà e tornate a un dialogo costruttivo e inclusivo.
Gabriele Gori
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