Edoardo Ottaviano motiva la decisione di non “scendere in campo” in occasione delle amministrative di Pistoia
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PISTOIA. Ora che la partita delle elezioni amministrative sta per iniziare e che si conosce il nome dei giocatori, riteniamo opportuno interrompere il silenzio dell’ultimo mese chiarendo il motivo per cui siamo stati costretti ad uscire dalla coalizione progressista-ecologista con cui a dicembre ci siamo presentati alla stampa con un manifesto programmatico alla cui elaborazione abbiamo dato un consistente contributo.
La decisione di non “scendere in campo” in occasione delle amministrative di Pistoia non comporta tuttavia il nostro disimpegno in ambito locale. È solo il risultato della presa d’atto di aver mancato l’obiettivo che aveva guidato la nostra adesione ad un’alleanza larga e plurale che rappresentasse una novità sullo scenario politico pistoiese, comprensiva di tutte le sensibilità del mondo progressista —ecologista e aperta all’associazionismo e a singoli cittadini impegnati nel campo socio-culturale, sanitario e ambientale.
Non un cartello elettorale che raggruppasse singole “debolezze” partitiche, ma una lista unitaria senza simboli di partiti, che fosse il segno tangibile del superamento di steccati identitari superati da tanta parte del corpo elettorale e di una visione condivisa del futuro di Pistoia.
Ci siamo dichiarati disponibili a impegnarci fin dall’autunno in iniziative pubbliche congiunte su alcuni temi del nostro manifesto programmatico: la città come comunità inclusiva e educante, i patti educativi di comunità, il rapporto tra mutamenti climatici, pandemia ed edilizia scolastica.
Avremmo voluto anche approfondire le proposte sulla città digitale e sulla conversione ecologica dell’economia pistoiese, in particolare sia sulla transizione energetica attraverso la geotermia e il fotovoltaico di ultima generazione, sia sulle comunità energetiche incentrate sugli edifici pubblici.
Purtroppo le buone intenzioni non si sono tradotte in azioni e i mesi sono trascorsi nell’attesa estenuante di un accordo da concludere col PD, riguardante sia il perimetro dell’alleanza, sia il profilo di una candidatura a sindaco su cui trovare un punto di convergenza, senza la necessaria chiarezza e trasparenza su un candidato o una candidata che fosse espressione della nostra coalizione, qualora, come era prevedibile, le trattative con il PD non avessero avuto un esito positivo.
La situazione è precipitata nell’ultimo mese, con l’indicazione perentoria di un candidato espressione di una parte della coalizione e con l’uscita dall’alleanza del M5S, la cui presenza rappresentava il fattore di discontinuità rispetto a precedenti esperienze elettorali e offriva la garanzia di maggiori pluralismo interno e partecipazione al voto.
Dopo aver constatato che per noi di Possibile erano venute a mancare le ragioni iniziali dello stare insieme, senza discriminazioni legate a meri calcoli elettorali e sulla prospettiva di proseguire l’impegno unitario dentro e fuori il Palazzo Comunale, chiunque fosse stato eletto a rappresentarci, abbiamo deciso di “sfilarci” da qualsiasi aggregazione legata alla contingenza.
Qualunque sia il risultato delle elezioni del prossimo giugno, ci mettiamo comunque a disposizione per riproporre il progetto iniziale di un’alleanza stabile tra soggetti politici e realtà associative portatori della medesima visione del futuro.
E poiché questi oggi si collocano in schieramenti diversi, approfitteremo della possibilità di esercitare il voto disgiunto a favore di chi, candidato a Sindaco o a Consigliere Comunale, con noi ha condiviso il percorso programmatico iniziato un anno fa, un percorso interrotto bruscamente per motivi che non abbiamo compreso.
Edoardo Ottaviano
Comitato Possibile Pistoia