possibilisti. GUERCINI APRE AL PD

 

Alberto Guercini

AGLIANA. Con quattro giorni di ritardo e la sollecitazione di una attenta feisbucchiana, (lettrice ed elettrice?) della lista di sinistra Agliana in Comune, arriva la sorprendente risposta di Guercini che non ci convince affatto.

L’abbiamo pubblicata ieri,  e già oggi ci proponiamo di sviluppare la sua necessaria esegesi, per l’analisi dei messaggi trasversali che sono cripticamente inclusi nel testo.

Prima di tutto, Guercini contesta l’atteggiamento arrogante, opaco e antidemocratico del Pd tenuto in questi quattro anni di consiliatura e dopo, conclude con un “No” preceduto dall’aggettivo “secco”, ma seguito da una locuzione nient’affatto perentoria; noi rileviamo anzi che è sibillina e dunque, possibilista dello svolgimento articolato di un inciucio, tanto sollecitato e necessario alle sorti del Pd, retto dal segretario dem Matteo Manetti.

Il capogruppo di maggioranza Matteo Manetti

Non abbiamo mai avuto dubbi nel riconoscere che l’integerrimo Guercini ha la stoffa del politico di razza e che dunque, ha amministrato e amministrerà la sua lista in un regime di massima democrazia sostanziale, assicurando che “…vogliamo ripartire da dove siamo nati: ascoltando i nostri concittadini, coinvolgendoli nella scrittura del nostro programma”.

Avete capito bene: Guercini per le amministrative del 2019, prenderà una cimosa e cancellerà la lavagna dell’ultima consiliatura, canticchiando scurdammuce o’passato: “se la base lo vorrà, l’inciucio si farà” (perché altrimenti dovrà ascoltare i concittadini?).

Guercini potrà sempre dire che la politica è mutevole, quindi variabile e infatti (ha scritto ben chiaro) che “riparte da dove è nata” con le decisioni espresse dalla base: una aleatorietà alla ennesima potenza, che sottende di tutto e di più.

Non escludendo categoricamente e univocamente, Guercini si avvale della semiotica politica per “rilanciare”. È così, aprendo il ventaglio delle possibilità, sollecita il Manetti a “rilanciare”.

Chiaro che la sua risposta ha incontrato il plauso dei comunisti d’antan tra i quali spiccano il solone multitasking Fabrizio Magazzini, autorevoli dirigenti della locale Confraternita della Misericordia, la presidente ombra dell’associazione  femminile Pdfc, membri dell’opposizione e anche la portavoce del Sindaco di Pistoia, la collega Beatrice Faragli, che conferma così la nostra intuizione, ovvero che l’Amministrazione pistoiese di Tomasi sorveglia con attenzione il climax aglianese entrato in angosciosa ribollitura a seguito del duro trauma elettorale.

[Alessandro Romiti]

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