POSTE: ROSSI CHIEDE A CAIO SOLUZIONI ALTERNATIVE AI TAGLI

«Vir Romanus Sum». Caius Franciscus, Minister tagliorum ad inceppandas postas.
«Romanus sum: Caius Franciscus, Minister tagliorum»

FIRENZE. “All’ad di Poste Italiane ho detto che Regioni e Comuni vogliono discutere per capire e verificare il piano dei tagli e trovare soluzioni per garantire i servizi. Mi fa piacere che Caio, alla fine del nostro incontro, abbia dato la disponibilità ad aprire il dialogo”.

Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sintetizza il senso dell’incontro di stamani (ieri 19 febbraio – n.d.r.) a Roma con l’amministratore delegato di Poste Italiane prima della riunione della Conferenza delle Regioni dedicata proprio a questo tema.

“Gli ho anche ricordato – prosegue il Presidente – che la Toscana ha già dato con le chiusure di uffici e non è sostenibile chiuderne altri 63. È in corso una straordinaria mobilitazione di sindaci e cittadini che impone di trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle esigenze di chi vive in aree marginali e disagiate e di tante situazioni differenziate presenti sul territorio. E ho anche fatto presente che sarà per me difficile convincere mio padre, che sta bene, coltiva gli ulivi, contribuisce a mantenere bello il paesaggio gratuitamente, ad usare la card per ritirare la pensione”.

“Una proposta che ho avanzato a Caio – dice ancora Rossi – è quella di istituire una sorta di Poste-Mobili che con un pulmino attrezzato garantisca il servizio nei piccoli paesi e frazioni di montagna alcuni giorni al mese. C’è spazio per trovare soluzioni e un tavolo Regione, Comuni, Poste da aprire in Toscana può essere lo strumento per trovarle. Di certo ci opporremo con forza e determinazione a quanti fanno il deserto sui territori e poi lo chiamano progresso”.

[fattorini – toscana notizie]

 

MILES ET AGRICOLA

 

Le Georgiche di Virgilio
Le Georgiche di Virgilio

IL CITTADINO romano dell’età repubblicana era dotato di doppia veste: quella di soldato e quella di agricoltore.

Ora Rossi, che va a Roma da Caio (amministratore delegato di Poste Italiane: ma amico di Sempronio…?), prospetta – avvedutamente tradotto da Fattorini di pistoiese memoria – la figura del pater familias che, come il vecchio di Corico in Virgilio, terminata la militanza (per gli antenati dell’Urbe finiva all’età della pensione: 60 anni), è là che cura olivi e paesaggio, ma non può riscuotere con la card. Notate, però, che la sanità toscana di Rossi ha “cardato” tutti i toscani a prescindere dall’età, mia madre compresa, di anni 93 e invalida al 100%…

Pigliavano per il culo il Berlusca quando diceva “la mia mamma”. Ma gli italiani sono tutti un popolo di mammoni/babboni-bamboccioni: e Rossi ce lo ri-dimostra. Un Paese di spaghetti, pizza e mandolino.

Quanto al paesaggio, si vede che Rossi non esce mai da palazzo. Perché la Toscana, per trasandamento, fa proprio schifo.

M’inchino a Sua Altezza Serensissima e gli auguro buona giornata nel suo «egro talamo» di foscoliana memoria…

Edoardo Bianchini

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