povera città. BUON NATALE DELL’AMMUCCHIATA!

Come vedete, Linea Libera, che sta davvero dalla parte della «gente comune» (non come disse improvvidamente il falsificante dottor Tommaso Coletta quando si presentò ai pistoiesi), è una testata inclusiva e imparziale


Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete [Mt 7, 15]


NELLA CITTÀ DI CINO E VANNI FUCCI

SOLO UNA COSA RESTA: CHE TU CIUCCI.

COSÌ TROVARE PUOI SOLDI E LAVORO

E FAR FORTUNA COME SOUMAHORO!


 

Meloni e… salame

 

Alessandro Tomasi, vassallo del senatore di “vanga & zappa”, S.E. il sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra, carissimo alla Giorgia, che vive non soltanto con i meloni in mano, ma vieppiù con le fette di salame sugli occhi, ha lanciato il solito ritornello dell’accensione dell’albero di Natale. Bravo!

Linea Libera, giornale bastian contrario per natura e per posizione, in primo luogo perché pensa con la propria testa (cosa non più di moda oggi), in secondo perché ha una coscienza che brilla come un diamante al sole – come dimostra il trattamento riservàtogli dalla procura e dal tribunale di Pistoia, tendenzialmente orientati a difendere più le illegalità che chi la legge vorrebbe che fosse applicata e rispettata –; Linea Libera ha pensato di esprimere il suo punto di vista con questa battutaccia a vignettaccia da Vernacolieraccio irrispettoso.

Il fuoco è bello, dice D’Annunzio in una delle sue più famose opere. Ed è purificatore: non per nulla anche la santa romana chiesa cattolica apostolica alla fine brucia e incenerisce gli oggetti che sono passati dalle mani di Satana.

Come vedete, Linea Libera, che sta davvero dalla parte della «gente comune» (non come disse improvvidamente il falsificante dottor Tommaso Coletta quando si presentò ai pistoiesi), è una testata inclusiva e imparziale.

Riserva, infatti, fuoco paritario per i politici-amministratori, per i giudici più o meno impostori e discutibili, e per la santa chiesa che dice e dice, ma niente fa all’indirizzo del «Disobbedisco e accolgo» di don Biancalani e dei suoi seguaci, “fratello Cicco” compreso.

Una fiammata sarebbe davvero importante in questa Sarcofago City dove tutti sono santi perché tutti, da ultimo, si ri-compattano, ri-coagulano, ri-condensano in un’unica forza tendente a schiacciare la volontà dei perbene acciocché non rovinino i successi dei mariuoli che, come Claudio Curreli, pur spacciandosi per difensori della legalità, finiscono di vivere una vita da Arlecchini servitori di due padroni: con lo stipendio del popolo in una mano, e il potere del tiranno nell’altra. Un Ivan il Terribile che, anziché provvedere a far girare gli ingranaggi della giustizia, lavora perché tutti i neri d’Africa possano giungere in Italia anche se sono illegali.

E perché, magari, diventino imprenditori come il grande Soumahoro, l’ingombrante sua suocera e la raffinatissima sua consorte, “attopazzata” con borse e valigie da decine di migliaia di euro.

Tra qualche giorno – mi pare intorno al 13 di dicembre – queste «autorità costituite», idolatrate dalla Gip Patrizia Martucci, molto simili, in spirito, al famoso “perfido Achmed” della fiction Marco Polo, le vedrete tutte unite e riunite insieme in una simpatica iniziativa in cui ci canteranno l’Inno del corpo sciolto di Roberto Benigni – e magari con tanto di Tvl al séguito.

Ma non vogliamo, almeno per ora, turbare il vostro “sonno del giusto”, o begli addormentati di Pistoia!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Chi può affermare che questa non è la verità oggettiva
scagli la prima pietra


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