PISTOIA. Non sappiamo se prima dell’incontro, durante e dopo siano successi incidenti. Ma credeteci, il dato, seppur virtualmente cruento, è del tutto irrilevante.
La notizia, sconvolgente, antitetica, fuori da ogni ragionevole giustificazione storica, politica, sociale, morale, umana, è che nel 2014, in piena recessione, con il lavoro saturo di precari e la disperazione di non riuscire a sopravvivere per troppe famiglie, occorre mobilitare un città, pagare straordinari a poliziotti e agenti della strada, per ospitare 430 tifosi (questi i dati numerici offertici da un poliziotto prima che il terno arrivasse) che andranno poi a vedere una semplicissima partita di calcio.
È la cronaca – e le sue amare devastanti considerazioni – di domenica 9 novembre, alle 12:45, alla stazione ferroviaria di Pistoia, dove su un treno proveniente da Firenze e diretto a Lucca sono saliti (tutti muniti di biglietto regolarmente obliterato, possiamo immaginare), a Prato centrale, i supporters del Prato, che sono venuti a Pistoia a seguire l’incontro di calcio tra i loro beniamini del pallone e la Pistoiese; incontro valido per il campionato nazionale di calcio di serie C.
I poliziotti erano tutti in assetto di guerra, perché si sa, la rivalità calcistica fra le due città è antica e rugginosa, da sempre e dunque, per prepararsi al peggio, gli agenti dell’ordine si sono dovuti bardare di tutto punto onde evitare di farsi trovare impreparati.
La preoccupazione, di qualche funzionario in borghese addetto a dirigere le operazioni, era che qualche tifoso, nel piccolo tragitto dal marciapiede uno della stazione fino al piazzale si procurasse qualche sasso, quelli che stanno, appunto, tra i binari. Nessuno ha visto raccogliere sassi; tutti, in compenso, sono rimasti storditi dall’esplosione di due bombe-carta fatte detonare nel giro di pochi minuti l’una dall’altra.
Ad aspettarli, i tifosi biancocelesti (sono i colori sociali del Prato), nel piazzale, c’erano, pagati dalla comunità, proprio come gli straordinari alla celere, cinque pullman di linea, che stipati fino all’inverosimile sono partiti, con i tifosi a bordo, alla volta dello stadio Marcello Melani, dove alle 14:30 ha poi avuto inizio la partita di calcio.
I tifosi avrebbero preferito raggiungere lo stadio a piedi – desiderio espresso con slogan ritmato dal battito simultaneo delle mani –, ma dopo una breve conciliabolo con i funzionari della Questura, si sono lasciati convincere di servirsi, gratuitamente, dei mezzi pubblici messi a loro disposizione.
In questo breve frangente temporale siamo stati accerchiati da cinque, sei tifosi del Prato, che hanno preteso e ottenuto che mostrassimo loro le foto che avevamo, fino a quel momento scattato, assicurandoli che non eravamo agenti dell’ordine, ma solo dei giornalisti e che in nessuna di queste foto c’era la ricerca di qualche primo piano di uno dei tifosi. La piccola digitale non ci è stata prelevata, ma solo a patto che da qual momento in poi, non l’avessimo più usata.
Viste le anomale temperature atmosferiche e lo spropositato numero di passeggeri (nessuno dei quali ha pagato la corsa), i pullman, una volta riempiti di tifosi, sono stati costretti a partire diretti allo stadio con le portiere aperte.
Da uno di questi, alla partenza, uno dei tifosi ha sferrato un calcio ad un cartello stradale; forse innervosito, chissà, dal fatto che il tanto agognato scontro, almeno fino a quel momento, non era avvenuto.
Ma il pomeriggio era appena iniziato: mai dire mai, soprattutto un ultrà, del Prato, della Pistoiese e di ogni squadra di calcio, beninteso!
LA PISTOIESE PRECISA
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Buonasera direttore. In relazione all’articolo, di cui si allega il testo, a firma di Luigi Scardigli, pubblicato sulla testata Linee Future, ci preme segnalare almeno una imprecisione. La frase cui ci riferiamo è: “nel piazzale, c’erano, pagati dalla comunità, proprio come gli straordinari alla celere, cinque pullman di linea”.
Precisiamo che: “i pullman non erano a carico della comunità, ma a carico dell’Us Pistoiese 1921”.
La ringraziamo dell’attenzione.
Stefano Baccelli
Addetto Stampa e Relazioni Esterne Us Pistoiese 1921
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Caro Baccelli, ecco fatto, direbbe il Sindaco di Pescia Giurlani. La ringraziamo della precisazione, anche se non era necessario che ci rinviasse il nostro stesso articolo.
e.b.