pràide, c’è chi piange e c’è chi ràide. MA LA LUISA NON SE LA RAMMENTA LA COOP “PANE & ROSE” CARA ANCHE AL FORTUNATO FURFARO?

La politica del Pd è come “Taide la puttana” dantesca. L’unico orgoglio che andrebbe festeggiato sarebbe l’onestà. Ma anch’essa è stata abbastanza sputtanata…



 

 

Lungi da noi la pretesa di voler difendere l’amministrazione del bimbominkia-Benesperi. Tra il ruminante e lo squadrista – così cari e carezzati dalla procura di Pistoia, ma solo al fine di rompere le balle a Linea Libera che, come vedete, ha il suo diritto di vivere e prosperare – sono stati capaci di aver fatto di peggio perfino di quei baldi sinistrorsi che, in 75 anni di uguaglianza e democrazia, hanno saputo solo sacrificare i non-sinistri a favore delle realtà rosse: una delle quali, fondamentale, il superprotetto mai-comandante Andrea Alessandro Nesti.

Luisa, siete stati voi – voglio ricordartelo – a tenervelo al caldo tra le gambe aperte sul véggiolo dal 1999 al 2015: nonostante non avesse mai vinto il concorso, peraltro bandito per lui e a lui solo destinato, come ha testimoniato in aula la vostra segretaria generale Donatella D’Amico.

Anche questo è pride, Luisa. Orgoglio di un partito che ha sempre favorito chi gli è parso e chi gli stava a mano. Sindaci? Èccoli: Giunti, Magnanensi, Ciampolini, Mangoni (tutti rossi, ma col Mangoni che arrossì di vergogna e sfanculò il Fragai) e poi, dulcis in fundo, la diarrea del Benesperi che, anche se non omaggia la categoria dei diversi cara alla Schlein, come vorrebbe la sinistra, ha inciuciato con essa sotto ogni punto di vista.

Ma proprio tu, Luisa, vieni a parlare di uguaglianza e di diritti? Hai dimenticato che la Pane & Rose riscuoteva soldi pubblici semplicemente scrivendo al Comune e il Comune apriva la borsa e, dietro una semplice e-mail, versava quattrini a pareggio? Erano quattrini pubblici. E i diritti dei contribuenti? Quelli non contavano? Alcuni sono più diritti e altri sono più storti, come la minchia del diavolo in Le streghe di Eastwick, piegata al contrario (rivéditi il film; lo dice la Cher).

La politica del Pd, cara Luisa, è come “Taide la puttana” dantesca. E regolarmente si manifesta puttaneggiando (sto citando un episodio dell’Adone di Giambattista Marino), alias riferendo ad altri sia le pecche che le mende proprie.

L’unico pride che andrebbe festeggiato sarebbe l’onestà. Ma anch’essa è stata abbastanza sputtanata da delle teste-di-minchia come quei 5 Stelle partiti, alla maniera degli zufoli di montagna, per zufolare e tornati zufolati ben bene. Salvo quel genio di Di Maio che, invece di onestare s’è fatto squallidamente ricco nel Golfo!

Fate pena, pridiani! Tutti quanti.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

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