prato. «ARTEMIDE», LA CULTURA DELLA TERRA

artemidePRATO. Un evento dedicato alla terra e alle donne, le due facce dell’accoglienza. Sabato 16 e domenica 17 luglio arriva in piazza San Francesco a Prato “Artemide”, due giorni dedicati alla cultura della terra, all’ecosostenibilità e alla cultura dell’accoglienza, con uno sguardo rivolto al femminile. In piazza ci saranno piccoli spazi espositivi dedicati all’agro-alimentare e alla Fattoria Didattica. Cuore dell’evento sarà lo spazio incontri dove interverranno associazioni e professionisti che tutti giorni lavorano nei settori dell’accoglienza e dell’ecosostenibilità.

Il primo sarà quello di sabato 16 alle 20:30 dove a parlare di “Architettura sostenibile” interverranno gli architetti dello studio fiorentino Officina Abitare, che lavora utilizzando materiali sostenibili ed innovativi e fonti di energia rinnovabile e che nel 2014 ha progettato la prima abitazione costruita in Toscana (per la precisione a Vaiano) interamente isolata con truciolato vegetale di canapa.

Ad intervenire sul tema dell’ecosostenibilità anche la cooperativa aretina La Fabbrica del Sole, una delle cooperative toscane fra le più innovative del settore. Fondata da un gruppo di giovani professionisti nel 1999, questa cooperativa ha creato nel corso degli ultimi 10 anni un gruppo di imprese che lavorano in sinergia nel campo delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale, inseguendo ancora l’utopia di fabbricare il sole. Nel 2015 la cooperativa ha esposto all’Expo Milano la “Off Grid Box” un dispositivo tecnologico progettato e realizzato per l’autosufficienza idrica ed energetica, che consente di produrre energia e acqua potabile senza dipendere da reti elettriche, acquedotti o condutture del gas.

Protagoniste degli incontri di domenica 17 luglio saranno le donne e la cultura dell’accoglienza. Dalle 20:30 sempre nello spazio incontri interverrà il Centro antiviolenza “La Nara” di Prato, che dal 1997 si occupa quotidianamente e gratuitamente di assistenza e servizi alle donne vittime di violenze di ogni genere. “La Nara” sarà presente in piazza anche con un gazebo informativo.

A seguire verrà proiettato parte del lavoro della regista, scrittrice e paesaggista Anna Kauber che con il progetto “Pastore: femminile plurale” sta girando l’Italia raccontando e ritraendo lo stato attuale della pastorizia al femminile e quindi le pastore in Italia. 730 giorni (ovvero 2 anni), 17 regioni attraversate, 15.000 chilometri, 100 protagoniste dai 22 ai 92 anni di età: sono questi alcuni dei numeri che formano il lavoro documentaristico di Anna Kauber, “Pastore: Femminile Plurale”.

“I miei video racconti offrono uno sguardo sull’approccio femminile alla tradizione pastorale, ambito tipicamente maschile e patriarcale. La videocamera segue il peculiare lavoro delle pastore filmando: il pascolo giornaliero e stagionale, la nascita degli agnelli, la tosatura e la mungitura, la lavorazione e la stagionatura del formaggio e di tutta la filiera, compresa quella eventuale della lana. Ma anche la quotidianità delle loro vite e l’intimità dei loro spazi, per approfondire insieme a queste donne straordinarie le motivazioni della loro scelta, e le gioie e i problemi del loro mestiere” spiega Anna Kauber.

Dalle 10 di mattina e fino alle 22 sarà aperto un piccolo spazio espositivo, anche con prodotti agro-alimentari come miele, formaggio, salumi, olio e vino. Un altro spazio sarà invece dedicato ai più piccoli con la Fattoria Didattica.

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