prato. AVVOCATI PENALISTI IN SCIOPERO DAL 20 AL 24 MARZO

La legge è disuguale per alcuni

PRATO. È iniziata oggi, anche a Prato, l’astensione degli avvocati penalisti per manifestare il disappunto sulla riforma del codice penale, di procedura e del sistema penitenziario, sul quale il Senato ha già deliberato nella seduta del 15 marzo (156 voti favorevoli, 121 voti contrari e un astenuto), dopo la questione di fiducia posta dal Governo, e sul quale la Camera si dovrà pronunciare nei prossimi giorni.

Come deliberato dall’Unione delle Camere Penali Italiane “l’Avvocatura, consapevole del proprio ruolo, ma anche della propria responsabilità, ha ritenuto necessario ed utile sviluppare ogni possibile interlocuzione con la politica, inducendo in più occasioni il Legislatore a rinunciare alla introduzione di inutili e pericolosi istituti e a rivisitare alcune modifiche del sistema processuale, anche respingendo proposte avanzate con forza dalla Magistratura e da quest’ultima fatte oggetto di pressante campagna mediatica soprattutto sul tema della prescrizione”.

Ed è così che, alla luce di un ddl di “natura schizofrenica”, riguardante, tra i tanti punti, l’inasprimento di pene per alcuni reati contro il patrimonio, la riforma della disciplina della prescrizione, la riforma delle misure di sicurezza personali, modifiche al procedimento di archiviazione, disciplina della partecipazione al dibattimento a distanza e disciplina delle intercettazioni; l’avvocatura italiana ha deciso di alzare la voce con una protesta che culminerà con una manifestazione a Roma nella giornata di giovedì.

Giustizia penale

La Camera Penale di Prato, con il suo presidente Avv. Eugenio Zaffina, si è riunita nella mattinata odierna per discutere dei tanti temi della riforma, e per decidere all’unanimità di appoggiare in pieno la linea dell’Ucpi per quanto riguarda anche una nuova astensione, prevista dal 10 al 14 aprile prossimi.

Il Presidente Zaffina, con un comunicato ufficiale, nei giorni scorsi aveva definito il Ddl come “un fatto grave contro il quale gli avvocati penalisti avvertono la necessità di mobilitarsi e di manifestare una decisa protesta.

“Per la prima volta nella storia della Repubblica, una riforma di così ampia portata riguardante il settore della repressione penale che investe fondamentali diritti dei cittadini viene approvata con voto di fiducia, impedendo al Parlamento di discutere adeguatamente su temi che da mesi sono oggetto di acceso dibattito nella società civile e fra gli operatori del settore”.

Inoltre, l’Avv. Zaffina aveva messo in evidenza la totale dicotomia tra il titolo del Ddl, che a prima vista pare  rafforzare le garanzie difensive e la tutela della ragionevole durata dei processi, quando molti degli interventi proposti rappresentano un gravissimo pregiudizio proprio per i valori costituzionali.

Nell’assemblea gli avvocati pratesi hanno manifestato, inoltre, la loro volontà di spiegare, ai cittadini prima di tutto, il grave attacco che i loro stessi diritti stanno subendo sotto una riforma che porta un titolo, ma promuove tutt’altro.

Iustitia

Per questo motivo, il Presidente Zaffina sarà ospite a Tv Prato nella giornata di oggi, martedì 21 marzo, così che anche l’uomo della strada possa finalmente comprendere, tramite un’informazione diretta, da parte di chi ha fatto del diritto la sua scelta di vita, da parte di chi quei diritti (che la riforma intende rafforzare ma in realtà mortifica) li difende ogni giorno in aula.

L’auspicio della Camera Penale di Prato rimane quello di un dialogo aperto con i cittadini, specie con coloro i quali si troveranno in questi giorni nelle aule di Giustizia, in particolar modo per quel cittadino chiamato a testimoniare a cui verrà detto “dovrà tornare un’altra volta perché gli avvocati scioperano”. Per spiegare che questa astensione è una presa di posizione per la tutela dei diritti di tutti, nel rispetto dei nostri valori costituzionali.

Nella delibera che ha proclamato la nuova astensione dalle udienze dal 10 al 14 aprile Compresi, l’Ucpi ha sottolineato con toni duri come il Governo debba essere richiamato alla responsabilità politica della scelta di riproporre il voto di fiducia anche davanti alla Camera, che finirebbe con il ribadire, in maniera definitiva ed irreversibile, un atteggiamento di inammissibile disprezzo nei confronti del dibattito parlamentare, unica garanzia di una approfondita e meditata valutazione di una riforma che contiene al suo interno alcuni interventi normativi “che non solo deprimono le garanzie del processo ma non rendono affatto i procedimenti penali più rapidi ed efficaci”.

Dott.ssa Sara Mazzoncini

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