prato. DALL’UNITÀ ALLA GRANDE GUERRA NELL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO TOSCANO

Una fotografia della mostra virtuale
Una fotografia della mostra virtuale

PRATO. Venerdì 21 ottobre alle 17:30 nella sala conferenze Istituto culturale e di documentazione della biblioteca Lazzerini (via Puccetti 3) sarà presentata la mostra virtuale “Dall’Unità alla Grande Guerra nelle raccolte dell’Archivio fotografico toscano” nell’ambito del programma del comune di Prato “La pace era il mio traguardo” per il centenario della Grande Guerra.

All’incontro interverranno Luigi Tomassini (direttore del Dipartimento Beni Culturali dell’università di Bologna) e Oriana Goti (Archivio Fotografico Toscano).

La mostra, la prima delle due previste nel progetto, vuole introdurre al rapporto fotografia e Grande guerra sottolineando particolarmente la ricchezza e la varietà delle diverse collezioni storiche possedute dall’Archivio, fotografiche, di oggettistica museale e bibliografiche, attraverso una innovativa e stimolante forma di esposizione virtuale realizzata con il software Movio, kit open source per la realizzazione di mostre virtuali online messo a disposizione dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (Iccu).

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Domenico Lama, ritratto di Giuseppe Mazzini

Il sito della mostra virtuale sarà attivato dal 21 ottobre 2016.

L’esposizione illustra momenti salienti della vicenda fotografica, dalla nascita della nuova arte (1839) alla sua rapida affermazione ed evoluzione tecnica, fino ai primi decenni del 900, e sottolinea il forte legame fra la città di Prato e la fotografia, mettendo in evidenza avvenimenti e personalità legate alla storia del periodo e alla storia della fotografia.

Realizzata con le collezioni possedute dall’Archivio Fotografico Toscano, è incentrata principalmente sull’oggettistica e le fotografie, ma è estesa anche alle pubblicazioni e testimonia la ricchezza e la varietà delle raccolte, una vasta e variegata tipologia di materiali storici che evidenziano fra l’altro, l’importanza dell’Archivio e delle sue collezioni, a partire dai ricordi del passaggio di Garibaldi da Prato del 1849 fino ai ritratti realizzati da Domenico Coppi, il fotografo cittadino più noto degli inizi del Novecento.

È strutturata in 4 sezioni L’Unità, Viaggiare in salotto, Ritratti per tutti!, Lo studio del fotografo, scandite dai rispettivi elementi – fotografie, oggetti, pubblicazioni –, attraverso le quali si può ripercorrere la storia e l’evoluzione della fotografia.

È inoltre arricchita da una sezione a margine che presenta filmati su alcune delle principali tecniche fotografiche, dalla dagherrotipia alla gelatina.

Logo del centenario
Logo del centenario

Il carattere peculiare della mostra è tuttavia rappresentato dall’oggettistica fotografica molto interessante e significativa per il periodo.

Si va dal primo teleobiettivo messo in commercio (1896) alle grandi macchine da studio dei professionisti (fra le quali una proveniente dallo studio del pratese Adolfo Massai), insoliti oggetti in porcellana e vetro per il laboratorio fotografico, fino a rari manuali, molti dei quali in lingua, opuscoli e riviste o manuali d’istruzioni per le macchine fotografiche.

Interessante la sezione dedicata all’esordio della fotografia a Prato, con le figure dei fotoamatori e dei professionisti organizzate su una “linea del tempo”.

[comunicato]

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