PRATO. “Leggere le dichiarazioni del sindaco Biffoni sul nuovo ospedale Santo Stefano, mi provoca quasi un sentimento di tenerezza, se mi consentite il paradosso” le parole di Roberto Cenni.
“Infatti pare proprio come quel bambino che preso sul fatto, cerchi di incolpare altri delle proprie mancanze.
Tutti si sono limitati a gridare al lupo al lupo senza però fare qualcosa di concreto. Ora si pagano anni di non amministrazione a partire dall’amministrazione comunale.”
A questa affermazione priva di senso, rispondo con i fatti concreti portati avanti dalla mia amministrazione:
– tre consigli comunali straordinari e gli “Stati Generali della Salute” nel 2013, con la presenza degli allora assessori regionali Scaramuccia e Marroni;
– la ricontrattazione degli accordi sull’ex Misericordia e Dolce con l’azzeramento dei 43 milioni di euro che avremmo dovuto versare alla regione in cambio dell’area;
– la richiesta di realizzazione del “polo oncologico” utilizzando parte delle strutture esistenti del vecchio ospedale, proposta che era supportata da oltre 7 mila firme di cittadini;
– messa a disposizione della Asl (quindi della Regione) della palazzina attualmente occupata dalla Polizia Municipale, per il completamento della cittadella della salute “Centro Giovannini”. Per favorire la Regione nell’operazione finanziaria avevamo approvato una variante urbanistica che permetteva di convertire l’immobile di Villa Filicaia in struttura alberghiera: bene che oggi purtroppo cade a pezzi;
– ampia disponibilità alla creazione delle cosiddette “case della salute”, con l’impegno da parte della Asl e della regione a fornire il personale medico ed assistenziale perchè altrimenti sarebbero rimaste solo delle scatole vuote.
Inoltre, a più riprese, ci erano stati promessi dall’assessore Marroni decine di posti letto sanitari, che alla fine non si sono mai concretizzati.
Quando accadeva tutto questo Biffoni era consigliere comunale di opposizione, era presente ai consigli, anche quelli straordinari, fino alla sua elezione in parlamento, quindi come può oggi accusarci di inefficienza? Come può farlo, quando in consiglio comunale si è sempre opposto ad ogni nostra proposta, anzi difendendo le scelte operate dalla Asl e dalla Regione? È una domanda che rivolgo a lui direttamente e per la quale gradirei una sua risposta.
Le scelte dell’amministrazione Biffoni hanno portato fino ad oggi all’annullamento degli accordi ottenuti con la regione per l’area ex Misericordia e Dolce, con l’esborso di 12 milioni di euro dalle casse pubbliche, per avere in futuro (tra diversi anni) la realizzazione di un parco urbano che, astenendomi dal commentando oggi il progetto vincitore del concorso, non risponde alle immediate esigenze sanitarie dei cittadini e prevedendo già 20 milioni di euro di costi. Questa scelta, insieme a quella per il sottopasso del soccorso, hanno reciso in maniera netta due proposte che immediatamente avrebbero ridotto annosi problemi per Prato.
L’assessore Luigi Biancalani ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere, in consiglio comunale, che la mia amministrazione aveva fin da subito sollevato forti dubbi sul dimensionamento del nuovo ospedale. Dubbi fondati e non dettati dal solo “schieramento politico”: infatti il decreto Balduzzi prevede circa 3,2 posti letto ogni mille abitanti, mentre l’ospedale di Prato (con un bacino d’utenza di circa 250 mila persone censite, oltre ad un numero imprecisato di irregolari, nell’ordine delle diverse decine di migliaia) è progettato e costruito con circa 2,4 posti letto, quindi palesemente sottodimensionato.
Allo stesso modo anche l’onorevole Antonello Giacomelli, commentando le polemiche scaturite dalle sue dichiarazioni di inadeguatezza del Santo Stefano, ha dichiarato sul proprio profilo Facebook che, prima di lui, anche l’assessore Mondanelli ed il dottor Luigi Biancalani, nella sua veste di presidente dell’Ordine dei Medici, avevano evidenziato le stesse carenze.
Ecco, a differenza di chi onestamente oggi riconosce il merito delle nostre perplessità, il sindaco Biffoni si dimostra in totale malafede pensando di fornire una nuova verità ai cittadini pratesi, pensando di accusare la mia amministrazione dei disastri causati da scelte scellerate operate nel passato da chi ha da sempre amministrato Prato e la Toscana: il Pd, il suo stesso partito. Biffoni, purtroppo, dimostra tutta la sua inadeguatezza a guidare la nostra città che pretende risposte concrete e non slogan preconfenzionati.
Dimostra oggi di non meritare la carica che nel 2014 gli elettori pratesi gli hanno conferito con grande slancio”.
[prato con cenni]