PRATO. Una nota dei consiglieri di “Prato con Cenni” sul voto contrario al bilancio consuntivo 2015.
Il portavoce
Francesco Risaliti
Un no motivato al bilancio consuntivo 2015.
Il bilancio 2015 ha prodotto un “eccezionale” avanzo di 560mila euro contro i 5,5 milioni del 2014 (vi ricordate, quello era il bilancio del buco da 24 milioni) e che furono destinati quasi completamente, per 4,5 milioni, a copertura dei rischi per la causa a Londra sugli Swap, così come suggerito dall’organo di revisione contabile del comune. Tesi confermata dai revisori anche nella relazione allegata al previsionale 2016/2018.
Il paradosso è che, nel mare di lodi che si fanno gli amministratori attuali, si tace invece sul fatto che lo stanziamento a fondo rischi è stato utilizzato per adeguare l’errata previsione dei crediti di dubbia esigibilità ed i fondi del bilancio 2015. Pertanto se non avessero adeguato la copertura per errata previsione ed avessero lascito il fondo destinato, il bilancio 2015 avrebbe chiuso l’esercizio o con la non copertura dei fondi inesigibili o con una perdita di 4 milioni di euro. Appare quindi evidente come dovrà essere per forza corretto anche il bilancio previsionale 2016 e per due chiari motivi:
- la totale mancanza dei fondi per la copertura della causa a Londra contro i Suap.
- la necessaria correzione dei fondi a copertura dei crediti di dubbia esigibilità che già nel consuntivo 2015 hanno dimostrato di non essere adeguati.
Dalla relazione di sindaci revisori del 2015 si evince però che i fondi stanziati nel 2014, quelli del famoso bilancio pieno di buchi e per nove dodicesimi di nostra competenza, hanno invece generato circa 245mila euro di maggiori di maggiori incassi, rispetto al debito dilazionato che tutti i comuni hanno utilizzato e non solo i comuni sperimentatori come Prato.
Altro dato da evidenziare sul bilancio 2015, vista le roboanti affermazioni sulla diminuzione delle spese del personale, è che nel 2014 tale capitolo ammontava a 36milioni di euro mentre nel 2015 si arriva a 37 con un milione in più a bilancio.
La gestione della giunta Cenni ereditò nel 2009 una spesa a 44,5 milioni e la lasciò nel 2014 a poco più di 36, con una diminuzione netta di oltre 8 milioni di euro in 5 anni.
Poco prudente appare l’apprezzamento su un milione in più di evasione recuperata, che da 4,5 passa a 5,5 milioni. Nella sostanza però ogni anno l’evasione aumenta di circa 10 milioni di euro, quindi potremmo ritenerci soddisfatti solo quando incasseremo la stessa cifra che annualmente viene evasa.
Altro fatto che ha fatto votare contro al bilancio 2015 il gruppo “Prato con Cenni” è che non si fa nessuna menzione dei 6 milioni di euro che Consiag deve ancora versare nelle casse del comune come indennizzo ed in conseguenza agli accordi derivanti dalla gara del gas.
Per la riduzione dei tempi di pagamento è giusto che il comune abbia contratto un mutuo specifico da 22 milioni per saldare in tempi brevi i fornitori. Tutto questo però grazie al provvedimento emanato dal governo specificatamente per la riduzione dei debiti verso i fornitori della pubblica amministrazione.
Come sarebbe stato corretto sottolineare che l’indebitamento del comune che, all’insediamento della giunta Cenni era di 135 milioni ed alla fine del 2014 era di 100, con una riduzione netta di circa 7 milioni annui a differenza dei “soli” 5 a fine esercizio 2015.
Ci pare evidente che il bilancio 2015 della giunta Biffoni, il primo effettivo della loro gestione, non meriti molte lodi come si tenta di far percepire alla cittadinanza, ma un secco e deciso No.
[comunicato]