PRATO. Nella giornata di oggi venerdì 17, dalle 10 alle 12 in prossimità della Prefettura di Prato, i lavoratori addetti degli Ispettorati del Lavoro di Prato e Pistoia, si riuniranno in sit— in al fine di promuovere le proprie istanze che riportiamo di seguito nel comunicato stampa inviatoci:
Anche a Prato il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha deciso di attuare forme di protesta, così come sta accadendo in tutto il territorio italiano in adesione allo stato di agitazione nazionale proclamato dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Usb, Intesa per il personale Ispettivo ed Amministrativo dell’Ispettorato Nazionale
Il 26 ottobre l’assemblea ha deciso di aderire allo stato di agitazione contro una politica che sta smantellando la neonata agenzia dell’Ispettorato Nazionale, svilendone le funzioni.
Il nuovo soggetto avrebbe dovuto dare impulso alle importanti attività ispettive e legali che garantiscono la tutela del lavoro e il recupero dell’elusione ed evasione contributiva e sul territorio ed invece sono stati previsti ulteriori tagli alle risorse economiche, ignorando che il CCNL dei lavoratori del settore pubblico non viene rinnovato da più di dieci anni e senza neppure ipotizzare l’apertura di un tavolo per la contrattazione integrativa.
L’attività ispettiva, e quelle conseguenti, intervengono in caso di utilizzo di manodopera irregolare, di ogni tipo di sfruttamento in ambito lavorativo, e della conseguente concorrenza sleale: lavoro nero, fuori busta, omissioni ed evasioni contributive, utilizzo improprio di istituti come il distacco di manodopera per aggirare gli obblighi delle normative sull’autorizzazione al subappalto nei cantieri pubblici (con le conseguenti evasioni fiscali), mancati riposi giornalieri o settimanali (in particolare nell’ambito dell’autotrasporto).
Nella realtà pratese, l’attività ispettiva viene svolta anche congiuntamente al Gruppo Interforze per contrastare il dilagante fenomeno dello sfruttamento della manodopera irregolare da parte di molte imprese cinesi.
Con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) come ente autonomo, vigilato dal Ministero del Lavoro, non si è realizzato il disegno originario di razionalizzare la funzione ispettiva riunendo in un unico ente il personale dell’ex Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INPS e dell’INAIL.
La creatura può definirsi ad oggi un esperimento fallito.
Il trattamento normativo ed economico del personale dell’Inl rispetto al personale degli Istituti è molto peggiore, sebbene il primo svolga attività analoghe ed in molti casi anche più gravose, determinando l’assurda situazione per cui colleghi che svolgono la medesima attività ed operano congiuntamente ricevono retribuzioni molto diverse.
Inoltre le progressioni economiche stabilite per il 2015 sono state rinviate e di fatto è improbabile che possano essere realizzate entro quest’anno ed il salario accessorio, già ridotto negli anni precedenti, non verrà corrisposto.
Il personale dell’Ispettorato del lavoro chiede dunque più dignità ed il rispetto dei basilari principi del diritto del lavoro per chi opera a tutela dei lavoratori, come ad esempio:
- l’avvio della procedura finalizzata all’equiparazione normativa ed economica del personale in forza all’Ispettorato Nazionale del lavoro al personale degli Enti (INPS ed INAIL);
- il pagamento del salario accessorio previsto per legge;
- che l’uso dell’automezzo privato a fini ispettivi venga adeguatamente remunerato o che l’amministrazione fornisca propri automezzi;
- adeguata copertura assicurativa per i rischi connessi alla funzione ispettiva;
- tutela contro le aggressioni, oggi sempre più frequenti durante il servizio esterno;
- adeguata formazione di tutto il personale;
- valorizzazione delle attività amministrative (vertenze sindacali, tutela della maternità, tutela del lavoro dei minori, etc.);
- adeguamento della dotazione strumentale di supporto nell’attività di vigilanza e amministrativa;
- riconoscimento della professionalità di chi opera negli uffici legali dell’ente in attività di difesa tecnica su delega.
Per questi motivi Il personale dell’Ispettorato del lavoro di Prato ha deciso di attuare dal 13 novembre u.s. le forme di protesta previste nel documento firmato dalle O.O. S.S. nazionali, non effettuando più straordinari, verifiche in orari notturni o festivi, non mettendo più a disposizione la propria autovettura per effettuare sopralluoghi presso le aziende della provincia anticipando le spese per il carburante.
Ciò avrà pesanti ripercussioni sull’effettivo controllo dell’intero territorio provinciale, considerato che non sarà possibile raggiungere molte aziende e cantieri e non si potrà più garantire la partecipazione all’attività Interforze.
Lo stato di agitazione proseguirà fino a quando gli Ispettori ed i funzionari dell’Ispettorato Territoriale di Prato non vedranno riconosciuta la dignità professionale che spetta a chi svolge un ruolo sociale così importante e, in contemporanea in tutta Italia, venerdì 17 dalle 10 alle 12, parteciperanno all’assemblea sindacale di fronte alla Prefettura di Prato.
Il personale dell’Itl dI Prato