In pochi mesi già evitato il consumo di circa 10mila bottiglie d’acqua da mezzo litro
PRATO. Il Cgfs strizza l’occhio all’ambiente e fa la sua parte nel diffondere le buone pratiche per tutelare il nostro pianeta e contrastare l’eccessivo utilizzo di plastica monouso. Grazie all’accordo di collaborazione con PuntoAcqua, nelle tre piscine di San Paolo, Galiei e Mezzana sono stati installate altrettante fontane per limitare l’utilizzo di bottiglie di acqua usa e getta da parte dei frequentatori, in particolar modo, ovviamente, a partire proprio dai tanti bambini e ragazzi che frequentano i corsi del Cgfs.
“È un messaggio che abbiamo voluto lanciare alle nuove generazioni in particolare contro lo spreco di plastica. Ed è anche un modo per stimolare tutti i frequentatori a più corretti stili di vita dentro e fuori dai nostri impianti – commenta Mirko Bassi, direttore generale del Cgfs —. In questo modo le persone sono libere di poter scegliere e volendo possono, con una loro borraccia, fare rifornimento fra un attività e l’altra. In questi primi mesi di sperimentazione che abbiamo condotto in estate abbiamo visto che molti dei nostri giovani frequentatori hanno preso a cuore la tematica della tutela del pianeta e del risparmio di plastica, cercando di insegnare i comportamenti e le abitudini più corrette dal punto di vista ambientale anche ai genitori e alle loro famiglie. Ed è proprio questo il senso della nostra iniziativa”.
Un plauso all’iniziativa arriva anche dal segretario e consigliere del Partito Democratico, Marco Biagioni, che nel 2019, ancora segretario dei Giovani Democratici, era stato il primo firmatario della mozione “Prato plastic free”, poi approvata in consiglio comunale, che impegnava l’amministrazione comunale in primis “ad individuare ed applicare sistemi che portino alla progressiva riduzione, sino al completo abbandono dell’utilizzo di bottiglie e plastiche monouso non biodegradabili nelle sedi del Palazzo Comunale, negli uffici dislocati e nelle società partecipate, favorendo al contempo l’uso di manufatti riutilizzabili, quando queste non sono strettamente necessarie, adottando tutti gli accorgimenti necessari affinché siano tutelati l’igiene ed il benessere dei dipendenti e degli utenti”.
“È un’iniziativa lodevole, alla quale abbiamo partecipato più che volentieri per rispondere a questa esigenza del Cgfs che è in perfetta sintonia con la nostra mission. Nelle tre piscine in cui sono attive le nostre fontane, dalla scorsa estate, sono già stati erogati circa 5000 litri d’acqua, l’equivalente grossomodo di 10mila bottigliette da mezzo litro – conclude Francesco Muto, responsabile di PuntoAcqua —. I vantaggi per l’ambiente sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo evitato il consumo di circa 250 kg di plastica e di circa 800 kg di anidride carbonica nell’atmosfera.
Anche gli impianti sono molto più puliti, perché si evitano le tante bottiglie lasciate in giro. Dallo sport si arriva con facilità a sensibilizzare non solo i ragazzi, ma anche le loro famiglie ed è questo un grande valore aggiunto di questa collaborazione. Stiamo sviluppando il progetto per ampliarlo anche ad altre associazioni e impianti sportivi”.
[de biase/montaleni — cgfs]