PRATO. Il Rendiconto 2015 del Comune di Prato chiude con un avanzo di 560.867, 51 euro.
“Considerato la spesa corrente di circa 169 milioni di euro, questo risultato mette in evidenza la correttezza delle previsioni di entrate e di spese inserite nel bilancio preventivo che era stato approvato nel luglio 2015 ed è la prova di una gestione efficiente e senza spreco delle risorse disponibili”.
Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio Monia Faltoni presentando i dati salienti del rendiconto 2015.
“Una delle voci più interessanti del rendiconto è quella che riguarda le entrate tributarie, cioè quelle entrate derivanti da imposte, tasse e proventi assimilabili, dal quale risulta una significativa diminuzione della pressione fiscale”, ha sottolineato l’assessore Faltoni. Nello specifico, nell’anno 2015 sono diminuite la Tasi e l’Imu, mentre il recupero dell’evasione è stato pari ad oltre 5 milioni e mezzo di euro, un milione in più rispetto al 2014.
“La diminuzione della pressione fiscale”, ha aggiunto l’assessore, “è confermata anche dallo studio di Cna nazionale, che colloca il Comune di Prato tra i più virtuosi d’Italia con un indice del 58,6%, contro la media nazionale del 61%”. Importante, in questa chiave, la diminuzione dell’aliquota Imu a carico delle attività produttive, passata dal 10,6 al 10,2 per mille.
“La pressione fiscale”, ha precisato Monia Faltoni, “scenderà ancora nel corso di quest’anno, grazie alla totale eliminazione della Tasi sulla prima casa. Allo stesso tempo, prevediamo di aumentare di un milione il recupero dell’evasione”.
Positivo anche l’andamento dell’indebitamento residuo che dai circa 100 milioni del 2014 passa ai circa 95 milioni del 2015.
“Questo, senza pregiudicare o diminuire gli investimenti sul territorio –ha spiegato l’assessore –. Anzi, per garantire gli investimenti nel 2015 abbiamo acceso nuovi mutui per 5 milioni di euro. Abbiamo potuto farlo grazie a una gestione oculata del debito, come ad esempio la chiusura di vecchi e onerosi mutui”. In virtù di questo andamento, l’indebitamento pro-capite di ogni cittadino pratese risulta pari a 498 euro contro la media nazionale di 693 euro.
La spesa corrente risulta in linea con il 2014, con un trend in diminuzione, che era iniziato già nell’anno precedente – ha affermato l’assessore Faltoni –. È segno che abbiamo gestito bene le gare per l’acquisto di beni e servizi rispettando le previsioni degli altri capitoli di spesa”.
Sul fronte del personale, intanto, l’incidenza della spesa sul totale della spesa corrente è passata dal 22,41% del triennio 2011-2014 Al 20,99% del 2015. “Tutto questo – ha aggiunto ancora l’assessore –, continuando a garantire la coperture dei costi per i servizi ritenuti essenziali come gli asili nido e le mense scolastiche”.
Infine, altro dato significativo del rendiconto, è la voce che riguarda i tempi medi di pagamento. L’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti è passato da 86,81 giorni nel 2014 a 40,01 giorni nel 2015. Una performance importante, che ha portato il Comune di Prato a figurare tra i primi 500 enti pubblici italiani su un totale di svariate migliaia di enti nella classica dei Tempi medi di pagamento che viene redatta ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanza.
“In questa speciale classifica miglioreremo ancora nel corso di quest’anno – ha spiegato l’assessore –. Già nel primo trimestre del 2016, infatti, la media di pagamento è scesa a poco più di 9 giorni. In questo modo il Comune non solo eviterà di pagare interessi moratori ma produrrà una ricaduta importante sul tessuto economico locale”.
[comune prato]