prato-san[t]ità. PD: «NON SOLO PIÙ POSTI LETTO MA RISPOSTE SUL TERRITORIO»

Ospedale Santo Stefano a Prato
L’ospedale Santo Stefano a Prato

PRATO. Il Partito Democratico segue con attenzione le vicende legate sia alle problematiche emerse nelle scorse festività riguardo al numero di accessi in pronto soccorso sia a quelle connesse al destino della area del vecchio Misericordia e Dolce, che alcuni vorrebbero recuperato alla attività clinica.

Già nei mesi scorsi il Partito aveva fatto il punto sul tema della sanità locale, delineando una precisa linea politica, durante un incontro fra gli amministratori e i segretari di circolo: in quella occasione era stato ribadito un approccio pragmatico volto alla individuazione e alla proposta di soluzioni concrete e realistiche per i bisogni di una situazione che ha assunto connotazioni diverse da quando fu progettato il nuovo ospedale.

Fermo restando il fatto che avere un maggior numero di posti letto aiuterebbe, ciò non può essere l’unica soluzione: questa va ricercata piuttosto in una più efficiente organizzazione del territorio ed in una opera di sensibilizzazione volta a far sì che i cittadini si rivolgano all’ospedale solo quando il loro problema non possa trovare soluzioni in altri servizi.

L'ospedale Misericordia e Dolce di Prato
L’ospedale Misericordia e Dolce di Prato

Anche l’idea di aprire nel vecchio ospedale un servizio di Prontosoccorso per le patologie minori, molto interessante in teoria, se non accompagnata da quanto detto sopra finirebbe per fallire esattamente come sono risultati inefficaci i punto periferici di primo soccorso introdotti qualche anno fa e che hanno sempre registrato un basso numero di accessi.

Peraltro apprezziamo molto l’impegno degli amministratori e degli operatori locali nel garantire i servizi socio sanitari territoriali, in uno scenario, che va ben oltre i confini del territorio pratese, in cui la domanda di salute è in progressiva crescita e mette a dura prova tutte le strutture ed i servizi sanitari.

Il Partito Democratico si impegna pertanto nel sostenere quegli interventi che portino nel più rapido tempo possibile alla realizzazione delle misure che sono state indicate anche da parte dell’amministrazione comunale, da finanziare con le risorse promesse al nostro territorio da parte della Regione Toscana, e a promuovere e favorire, all’interno della nuova Ausl Toscana Centro, tutte le iniziative inerenti alla organizzazione integrata della sanità territoriale e del suo rapporto con l’ospedale.

Circolo Pd tematico sanità “Democraticamente”


 

MA IL PD RIESCE A IMPARARE…?

 

La caduta (improvvida...)
La caduta (improvvida…)

NON GLI È BASTATO vedere che il muro di Berlino è caduto. Certo altri due ce ne sarebbero voluti perché questo mondo, a cui il P[artito] D[emocristiano] partecipa a bocca aperta e gola che inghiotte di tutto, fosse salvato dalle conversioni tardive dei compagni al segno $ e € a oltranza.

In Russia facevano fare il latte alle mucche sonandogli l’Internazionale: e andate a vedere come vola l’economia in quei Paesi.

In Cina a tutto pensava Mao e poi la banda dei quattro. E vedete cosa sta accadendo oggi: renzi economista. la cina è vicina.

Non avevano ancora capito che mischiare politica e attività pratiche (mungere le vacche, fare una trave d’acciaio, curare un fignolo o fare un trapianto cardiaco) è impossibile: ed ecco che Tonino di Pietro gli apre la via italiana al comunismo, cancellando la Dc.

La quale, rimasta comunque in piedi dopo la castrazione e pur senza palle, è riuscita a farsele rinascere entrando, per infiltrazione, nelle file Pd (ma pur sempre spallando i compagni…).

Un’allegria che il mondo sta pagando cara...
Un’allegria che il mondo sta pagando cara…

E il trionfo sta riiniziando a marciare, con tutti i Santi subito di turno: da Renzi a Rossi. Che cambiò all’improvviso con un bell’accordicchio con il suo ex-nemico Bombardino.

Più letti fanno comodo, dice il P[artito] D[ellasanità] di Rossi.

Sì. Fanno proprio comodo. Perché in giro ci sono troppi malati che hanno bisogno di cure. Se poi il territorio rende – come a Massa – 428 milioni rubati all’Assessore alla Salute Enrico oggi Granduca, c’è di che star tranquilli e dormire tra due guanciali (da morto).

Il Pd dovrebbe solo chiedersi questo: si raddoppia la ferrovia Pistoia-Lucca, dove nessuno paga un biglietto e dove la gente rischia scippi, rapine e cazzotti – se tutto va bene.

Quanti miliardi di anni dovranno passare per ammortizzare la spesa? E quei 400 milioni della Regione, buttati lì dal Granduca come se niente fosse, che alla fine diventeranno almeno due miliardi, in che tasche andranno…?

Linee Future

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