PRATO. Massima attenzione da parte del Consiglio superiore della Magistratura per il Tribunale di Prato: questa mattina il sindaco Matteo Biffoni, il sottosegretario Antonello Giacomelli insieme ai vertici del Palazzo di Giustizia pratese hanno incontrato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini.
A Palazzo dei Marescialli erano presenti anche i Presidenti della Settima e Terza Commissione Francesco Cananzi e Luca Forteleoni e il consigliere laico Giuseppe Fanfani.
“Questo incontro è segno non solo della massima disponibilità da parte del vicepresidente, ma anche della forte attenzione del Governo per la situazione del Tribunale di Prato e le sue criticità – ha sottolineato Matteo Biffoni –. Il tema deve essere affrontato sotto un duplice aspetto, da un lato la carenza di personale amministrativo come i cancellieri, dall’altra la necessità di rendere il Tribunale pratese attrattivo per i giudici. Il lavoro importante che la Procura e il Tribunale stanno facendo non deve essere messo a repentaglio dalla carenza di personale, Prato è una città che grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni ogni giorno ribadisce l’importanza della legalità in ogni settore”.
All’incontro era presente anche un funzionario della Presidenza del Consiglio e il sottosegretario Antonello Giacomelli: “Con il sindaco abbiamo portato all’attenzione del Governo la particolarità della situazione pratese, ottenendo un interessamento concreto – ha aggiunto Giacomelli –. Questa mattina il presidente del Tribunale Nicola Pisano, il Procuratore capo Giuseppe Nicolosi e il presidente dell’Ordine degli Avvocati Lamberto Galletti hanno potuto direttamente far presente le loro difficoltà di gestione e sono al vaglio del Csm le possibili soluzioni per risolvere le criticità di Prato”.
“Procura e Tribunale di Prato, già sottodimensionati, sono secondi solo a Firenze per numero di procedimenti penali pendenti. La produttività per ciascun magistrato resta elevata e l’impegno del personale amministrativo nelle carenze che abbiamo è encomiabile – sottolinea il presidente Pisano –, ma senza rinforzi tutto rischia di saltare. Siamo soddisfatti per l’attenzione che è arrivata, adesso aspettiamo le soluzioni sia dal Csm che dal Ministero della Giustizia che consentano nell’arco di qualche mese l’integrazione delle scoperture e in tempi più ampi anche un aumento stabile del personale, togato e non”.
In attesa di revisione delle piante organiche, prerogativa del ministero della Giustizia, per dare una risposta all’emergenza nell’incontro di oggi è stata presa in considerazione la possibilità di ricorrere all’istituto delle applicazioni distrettuali ed extradistrettuali d’intesa con i Capi di corte, ovvero il presidente della Corte d’Appello e il Procuratore generale della corte d’appello di Firenze, che sarà nominato prima della pausa estiva.
Inoltre se con il bando straordinario che verrà fatto a ottobre il Tribunale di Prato non vedrà coperto i posti vacanti, potrebbe essere inserito nel novero delle sedi disagiate.
[edr – comune prato]