PRATO. [a.b.] Organizzato dal coordinamento cittadini per Viaccia presso i locali della parrocchia mercoledì 25 maggio alle 21:15 si terrà un incontro pubblico con gli assessori Valerio Barberis e Simone Mangani ed alcuni tecnici del Comune di Prato.
Saranno affrontate le problematiche legate al cantiere abbandonato dell’ex insediamento industriale Rosalinda di cui i cittadini attendono interventi di messa in sicurezza.
Si tratta della prima significativa iniziativa del processo partecipativo sui “Problemi relativi all’area ex Rosalinda” aperto dalla giunta municipale a fine marzo su richiesta dello stesso coordinamento finalizzato a valutare le alternative valide per la risoluzione del problema generato dalla mancata realizzazione del progetto Villaggio Rosalinda.
Dopo il fallimento dell’intera operazione urbanistica che prevedeva il recupero di una area di complessivi 40 mila metri quadrati nel centro della frazione pratese, operazione bloccatasi nel 2012 dopo la realizzazione delle prime opere di urbanizzazione , sull’intera area i cittadini hanno evidenziato oltre al degrado della zona anche lo stato di abbandono del cantiere, attorno al quale si sono sviluppati episodi di microcriminalità, sospetto di spaccio di droga, vagabondaggio, abbandono di rifiuti pericolosi..
«Come coordinamento Cittadini per Viaccia facciamo presente che sarà indispensabile il concorso di tutti nella convinzione che ogni singola osservazione, ogni singola idea, sia un contributo alla soluzione del problema. Auspichiamo che ognuno cominci a pensare come vorrebbe quegli spazi una volta liberati dal degrado e quali potrebbero essere le soluzioni praticabili affinché il paese possa riappropriarsi di un’ area tanto vasta e centrale.
«Il paese intero è chiamato a rispondere a questo appuntamento perché cambiare lo stato attuale delle cose, non solo è possibile, ma sta tutto nella nostra volontà. Siamo nella condizione di poter determinare il futuro di quest’area e della qualità della vita nel nostro paese».
Durante l’assemblea pubblica sarà affrontata anche la questione della riprogrammazione degli scenari urbanistici futuri.
L’idea dei cittadini è quella di trovare un contatto con i proprietari dell’area in modo da poter almeno valorizzare le opere viarie già realizzate da utilizzare “come valvola di sfogo per la circolazione in paese”. Questo però significherebbe dover delimitare il cantiere e quindi di dover intervenire all’interno di una area privata.
“Contrariamente all’assessore Barberis noi cittadini pensiamo che laddove esista la volontà politica di investire tempo e risorse, una Amministrazione riesca a superare anche l’ ostacolo della proprietà privata.
“Di sicuro con queste premesse il tavolo di partecipazione non nasce sotto i migliori auspici e cercheremo di essere ancora più caparbi e decisi per riuscire a trovare delle soluzioni per il futuro immediato e per quello un po’ più lontano”.
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