PISTOIA. Alle soglie della pre-apertura della caccia, noi Verdi non possiamo non lanciare alle istituzioni un forte appello alla responsabilità, diretto in primis al Presidente della Regione Rossi e a quello provinciale Vanni.
Viste le preoccupanti condizioni di siccità e incendi diffusi, per cui da più parti si richiede lo stato di calamità, appare più che ragionevole non solo rimandare la pre apertura ma anche mettere in discussione l’apertura vera e propria, in attesa di migliori condizioni climatiche.
Si tratta di una necessità oggettiva, dettata dal fatto che non piove da mesi: le specie di animali immesse, come fagiani e lepri, da Atc e Provincia sono stressati (più che selvaggina sembra di vedere nel bosco veri e propri polli) e affaticati dalla mancanza d’acqua al punto che gli stessi cacciatori vengono visti nelle campagne a foraggiare gli animali lasciando del cibo.
In tale contesto risulta indispensabile anche uno scatto di responsabilità da parte delle associazioni venatorie: i loro cugini pescatori stanno portando in salvo i pesci, trasportandoli dalle secchezze delle medie valli in alto dove ancora scorre un po’ d’acqua.
I cacciatori dovrebbero essere i primi a convenire su questa posizione di buon senso: potranno comunque andare all’estero, come hanno sempre fatto, e divertirsi là a sparare alla fauna.
Il Montalbano sta in queste ore bruciando mentre la Provincia, che pure non ha risorse per prevenzione e il controllo del territorio, immette inspiegabilmente animali che andranno a soffrire inutilmente in campagne privo di cibo e protezione.
Serve urgentemente un atteggiamento di maturità da parte di tutti: non è assolutamente ammissibile la pre apertura della caccia in queste condizioni. Attendiamo che gli enti preposti ne prendano atto e agiscano di conseguenza.
[Verdi Pistoia]