PREFETTURA: MA CHI AVREBBE DOVUTO VIGILARE IN PRIMA LINEA?

Il Tirreno, 5 novembre 2014
Il Tirreno, 5 novembre 2014

PISTOIA. I nostri antenati romani che presero a calci nel sedere anche gli spocchiosi britanni, dicevano “est modus in rebus”, ovvero «esistono dei limiti che non si devono superare».

Leggendo le notizie riguardanti dipendenti pubblici della Prefettura indagati dalla Procura per assenteismo, non possiamo fare a meno di osservare che di tutto si deve fare un gran rullo di tamburi e su tutto si deve preventivamente giudicare.

Siamo insomma ritornati ai funesti “tribunali del popolo” con in più la paradossale sensazione che il tutto sia già scritto e deliberato ex lege: condanna.

Ci andremmo cauti su questo punto, anche perché – è bene chiarirlo – certi comportamenti non accadono né si pongono in essere se non con il compiacente silenzio/assenso di chi dovrebbe vigilare per carica, responsabilità e relativo stipendio.

Il problema è che in Italia la meritocrazia è morta e il tiriamo a campà sempre più vivo. Fare colazione e prendersi un caffè è sempre esistito e sempre esisterà; assentarsi dal posto di lavoro per farsi i cavoli propri al di fuori del luogo di lavoro è ben altra cosa; sembra quasi che, ad arte – aggiungiamo noi –, si getti in pasto all’opinione pubblica un evento, seppur sgradevole, per distogliere l’attenzione da ben più seri problemi.

Ad esempio, si sono mai poste le telecamere agli ingressi del comune per verificare, specialmente nei giorni di mercato, quanti dipendenti si allontanano dal posto di lavoro?

Una magistratura divisa in correnti, una sanità in mano a gente che neppure conosce il significato di diritto alla salute, un Prefetto che non vuole sloggiare dai suoi alloggi per trasferirsi nell’ecomostro riservatogli alle ex Breda, un ragazzo/Sindaco che mette al buio Pistoia e le sue strade per “risparmiare”, una Soprintendenza che permette scale mostro in un palazzo storico, ma che ti blocca se vuoi aprire una finestra o riparare un tetto, un cantiere comunale, privo di manovalanza, che non è in grado di mantenere decentemente la viabilità secondaria e nelle frazioni, un’amministrazione comunale che sposta il campo nomadi da una palude all’altra e una Provincia che non si muove dinnanzi a un illecito conclamato come la non approvazione del consuntivo 2010 della ex Comunità Montana ed altrettanto e tanto ancora, non sono forse casi altrettanto gravi?

Il pensare che la Magistratura debba e possa adempiere a tutti gli atti non corretti nella forma e nella sostanza, non è forse l’accettazione supina di offrirsi in mano al terzo potere perché la politica è definitivamente morta?

Dice niente la storia degli untouchables? Erano tutti corrotti e concussori, o…

Mala tempora currunt e… quis custodiet custodes?

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