Tutti i numeri sulla attività svolta tra fenomeni di bracconaggio, abbandono di rifiuti, abusivismo, maltrattamento e detenzione di animali e molto altro ancora
PRATO. “È stato un anno segnato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, un anno difficile sotto tanti punti di vista che ha richiesto alle forze territoriali uno sforzo addirittura maggiore nel far sentire la loro vicinanza alla cittadinanza anche allo scopo di interrompere sul nascere situazioni di illegalità che avrebbero potuto aggravare il senso di sconforto e incertezza causato dalla situazione nazionale”, commenta così il comandante della Polizia Provinciale di Prato, Michele Pellegrini, il bilancio dell’attività del Corpo dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle. “Anno in cui – aggiunge il comandante – è stata di fondamentale importanza la presenza costante sul territorio, in particolare extra urbano, per ciò che riguarda la tutela ambientale e il rispetto del territorio”.
Venendo ai numeri dell’attività svolta: nel corso del 2020 le pattuglie della polizia provinciale di Prato sono state impegnate in 225 accertamenti scattati grazie alla collaborazione della cittadinanza tramite il pronto intervento o le segnalazioni sul sito internet della Provincia di Prato.
Nello specifico il Corpo ha svolto sia di sua iniziativa che sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Prato operazioni volte alla repressione di attività illegali legate a fenomeni di bracconaggio, abbandono di rifiuti, abusivismo, maltrattamento e detenzione di animali ed ha preso parte ad indagini per omissione colposa di cautele per infortuni sul lavoro oltre ad aver contribuito all’accertamento di un trasporto di sostanze stupefacenti.
L’attività venatoria e la tutela degli animali in genere condotta dal Corpo della Provinciale ha permesso di portare brillantemente a termine anche numerose indagini su maltrattamenti di animali e sull’utilizzo e detenzione di esche avvelenate: nello specifico, nel corso del 2020 la Polizia Provinciale si è occupata di 15 casi di presunto avvelenamento di animali domestici o selvatici, di cui 4 sono risultati con esito positivo.
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative elevate, sono state 459, tra le quali 80 in materia di rifiuti, 14 in materia di caccia, 11 sulla pesca, 332 in materia di codice della strada, 2 per la tutela delle acque, 2 su regolamenti comunali, 1 in materia di raccolta funghi e ben 17 per violazioni alle norme Covid a testimonianza di quanto sia stato fondamentale il contributo degli agenti anche nella battaglia contro la pandemia da Covid19.
“Non posso che rinnovare la mia stima e la mia gratitudine alla nostra Polizia Provinciale – ha commentato il presidente della Provincia, Francesco Puggelli – per il supporto e il contributo dato all’Ente nel far sentire la propria vicinanza e presenza alla cittadinanza. Se si considera che il Corpo è attualmente composto da 10 addetti (comandante, vice comandante e otto agenti di cui uno da poco entrato in servizio), con la collaborazione di un addetto amministrativo, si capisce subito quanto sia intenso il lavoro svolto su tutti i fronti non solo in materia ambientale ma anche nel contrasto dell’abbandono dei rifiuti, attività cui tengo particolarmente perché è prima di tutto una battaglia di civiltà e di rispetto”.
La Polizia Provinciale infatti, oltre alla tutela ambientale e tutto ciò ad essa legato (dal monitoraggio delle acque alle attività di anti-bracconaggio che hanno portato al sequestro di 18 mezzi di caccia e a 29 capi di fauna illegalmente detenuta o abbattuta, anche appartenenti a specie protette), grazie ad una convenzione con Alia (recentemente rinnovata) è impegnata anche in servizi mirati di controllo delle aziende che producono rifiuti: nel 2020 sono state controllate 72 aziende che hanno portato alla contestazione di 19 sanzioni amministrative e a sette denunce.
Tra le numerose competenze della Provinciale vale la pena ricordare inoltre gli interventi di controllo di fauna selvatica in aree urbane (cinghiali), a tutela della pubblica incolumità, il coordinamento di tutta la vigilanza ittico-venatoria e l’attività di prevenzione e controllo delle strade: nel 2020 sono più che triplicate le violazione al codice della strada per un totale di 332 violazioni contestate frutto anche della strumentazione semaforica (T-Red) installata sulle strade provinciali.
“Intervenire sulla sicurezza delle strade provinciale era l’obiettivo che ci eravamo dati per il 2020, nonostante le difficoltà siamo riusciti a portarlo a termine con la realizzazione di nuove asfaltature, marciapiedi rialzati, percorsi per gli utenti deboli, e abbiamo anche investito in nuove tecnologie, come i T-Red, che hanno permesso un controllo più capillare sul territorio. Stiamo già pensando – aggiunge Puggelli in conclusione – Grazie alla riforma del Codice della strada possiamo programmare ulteriori installazioni lungo le strade provinciali che riteniamo più pericolose o da attenzionare, penso alla 325 e alla via Carmignanese. Non si tratta solo di emettere sanzioni, i cui proventi ricordo che per legge sono riutilizzati per aumentare la sicurezza delle strade stesse, ma di salvaguardare la sicurezza delle persone”.
Rientrano nell’ambito delle attività di tutela ambientale anche le operazioni di rottamazione o ripristino alla circolazione che hanno portato al recupero di di 139 veicoli abbandonati su area privata (88 autovetture, 27 autocarri, 13 ciclomotori, 6 motoveicoli, 4 quadricicli leggeri e 1 autobus) che se non rimossi a causa dell’inevitabile deterioramento avrebbero costituito un pericolo non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei cittadini.
Ricordiamo infine che la Provinciale anche nel 2020 si è occupata di organizzare ed effettuare il servizio di reperibilità H24 di Protezione Civile della Provincia di Prato.
[provincia di prato]