La nuova direttiva europea prevede l’obbligo di raggiungere la classe entro il 2030 pena la non commerciabilità degli immobili residenziali
PISTOIA. È contenta la Capogruppo della Lega Cinzia Cerdini che ha visto tutti i gruppi di maggioranza compatti contro la scellerata direttiva dell’Unione Europea di obbligo di prestazione energetica E entro il 2030 per tutti gli immobili residenziali.
“La maggior parte degli immobili italiani ha una classe di riferimento tra G e F e servirebbero interventi volti al risparmio energetico tipo cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Una serie di interventi, nonchè opere di ristrutturazione o di ammodernamento che necessitano, inevitabilmente, di ingenti investimenti economici per il raggiungimento dei minimi previsti dalla Commissione Europea.
Il tessuto urbano italiano, cresciuto in maniera esponenziale tra gli anni ’60 e ’80, ha visto una netta diminuzione delle costruzioni nei decenni successivi quindi, molti edifici, sono precedenti alle normative sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica”.
“Riteniamo pericolosa la direttiva europea che introdurrebbe l’obbligo della classe energetica E entro il 2030 — dichiara il Capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pelagalli — in un momento storico di grandi difficoltà economiche per tutti. Il rischio, senza incentivi seri da parte della Commissione, è quello di far ricadere ingenti costi sulle famiglie. Il nostro territorio necessita di interventi di riqualificazione edilizia, è innegabile, ma dei paletti così stringenti, senza stanziamenti concreti, rischia di portare le famiglie italiane e pistoiesi verso una condizione di more permanente”
“Gran parte del tessuto urbanistico italiano, dei grandi, come dei piccoli centri, è caratterizzato da costruzioni di grande valore artistico e storico, non solo palazzi aristocratici, ma anche costruzioni di campagna, torri e borghi pittoreschi, mantenute grazie alla peculiare passione e senso della storia che affonda nei millenni passati.
È pacifico che altrettanta sensibilità e gusto per le costruzioni che costellano il nostro territorio, non sia percepito dai politici d’oltralpe che concepiscono gli edifici residenziali come anonimi dormitori. Le contraddizioni insite in questa tassa sul patrimonio edilizio degli italiani, sono evidenti anche nel fatto che da ogni parte del Globo chi vuole rigenerarsi, sceglie l’Italia per il fascino e la qualità dei suoi centri urbani conservati e preservati”. Queste le parole del Capogruppo Iacopo Bojola.
Gli fa eco il Capogruppo Fabio Raso: “Ancora una volta Bruxelles dimostra di non conoscere il nostro Paese, le nostre tradizioni, l’importanza che ha per noi la casa. L’Italia deve assolutamente fare la sua parte per salvaguardare il pianeta e lo farà ma, certamente, non è questo il modo. Le migliaia di piccoli borghi che caratterizzano le nostre Regioni da nord a sud, hanno un valore inestimabile e di sicuro non sarà l’Europa con una direttiva scellerata a svalutarlo. Ci opporremo assolutamente ad una proposta così insensata.
Paola Calzolari, Capogruppo di Amo Pistoia: “Ho accolto con favore la proposta della mia collega della Lega perchè nessuno, nemmeno l’ UE deve permettersi di toccare le case degli italiani.
L’Italia ha sempre investito sul mattone, chiosa Cinzia Cerdini, ed è uno dei paesi con il più alto numero di case di proprietà. La direttiva proposta dalla UE sembra un chiaro attacco all’economia e al patrimonio edilizio italiano ed è per questo che ho chiesto, al Sindaco Alessandro Tomasi di attivarsi presso il Governo al fine di impedire la presentazione e l’approvazione della direttiva evidenziando il maniera decisa il proprio contrasto alla stessa.
[cinzia cerdini]