A distanza di quattro mesi dalla delibera di composizione delle commissioni politiche, il Consigliere Fabrizio Nerozzi è ancora “fuori dai giochi”. E chi ci deve pensare a ripristinare la legalità? il Tar (un’altra volta)?
AGLIANA. La delibera del Consiglio Comunale numero 31 del 15 Luglio, definisce le composizioni dei consiglieri/commissari applicati alle commissioni politiche per lo svolgimento delle attività propedeutiche all’indirizzo della politica del Comune.
Ebbene, a quattro mesi esatti dalla delibera – fatto questo davvero insolito e che dimostra la conclamata dissociazione mentale del Sindaco Pedrito Sparalesto – ancora non si è vista alcuna reintegrazione della stampella Nerozzi.
Un innominato, un dis-avanzato politico che, si dice, la giunta vorrebbe far scomparire, con uno schiocco delle dita: chi conosce i “loro scheletri” è un nemico da togliere di mezzo, non altro e non si potrà mai integrare.
Ci dicono che la notte dei “lunghi coltelli” non è ancora passata in Comune.
Un fatto, quello della mancata nomina, semplicemente incomprensibile, o meglio dire, viste le stravaganze politiche dell’Amministrazione unico e certamente illegittimo non giustificabile per come è stato un errore marchiano.
Il consigliere Nerozzi, non ci risponde, non rilascia interviste sul peloso argomento che lo vede vittima di una pesante discriminazione, appunto politica, e di riflesso sociale e umana. Farà anche lui ricorso? Chissà chi lo sa?
Bimbominkia non dice niente: nei Consigli comunali, se parla, parla a sproposito (clamorosa la mendace dichiarazione del 23 scorso sul parere richiesto al suo DPO Avv. Michele Gorga), non tratta l’argomento e al momento della scoperta dell’ulteriore inciucio, ebbe a dire alla collega Piera Salvi che si era trattato di una errore di comunicazione.
Ancora più zitto il Presidente del Consiglio, Luca Ruotolo che, dovrebbe controllare la regolarità delle procedure consiliari e anche delle Commissioni, ma evidentemente, è ancora acerbo sul rispetto dei protocolli.
Insomma Luca Agostino Ruotolo, Giovanni Iorio, Daniele Ricasoli, Guido Del Fante, c’è una mucca in soggiorno: l’avete vista?
AR