AGLIANA. Riceviamo una lettera di sfogo di un lettore:
Non ho votato alle primarie nazionali del PD e non voterò alle amministrative aglianesi, pur avendo la sinistra nel cuore. Chi sta a casa ha sempre torto, mi direte, ma è più forte di me: la dignità, spesso, viene prima del senso civico. Quel cuore che ha sognato con Berlinguer sanguina nel vedere, a sinistra, una totale assenza di dibattito sui temi concreti, priva di una chiara idea di Paese.
Che Zingaretti sia una brava persona è fuori discussione ma non basta: che modello di Italia ha in mente? Che tipo di risposta intende dare al problema del lavoro, dei flussi migratori, dell’Europa? Io non l’ho capito.
Oppure bisogna limitarsi a cavalcare soltanto il triste scontro governativo sulla Tav e i tweet di Salvini?
Lo vogliamo capire che la gente non ci vota più perché non riusciamo a dire niente che faccia vibrare i cuori, che, al di là degli steccati ideologici, affronti con pragmatismo i nodi che, purtroppo, il centrodestra sa declinare meglio di noi?
Se gli operai delle fabbriche votano Lega e 5 Stelle ce lo vogliamo porre il problema o pensiamo che continuare a urlare ai razzisti e agli omofobi risolva qualcosa?
Con la destra occorre misurarsi attraverso le proposte e le soluzioni più che con gli slogan, di cui la gente ormai ha piene le scatole. E se come si dice Atene piange, Sparta non ride anche Agliana, dove risiedo da quasi 60 anni, non se la passa meglio.
Appurato il disastro del Pd, con assessori in fuga, picche e ripicche di ogni genere, mi è capitato di vedere su facebook il video della presentazione della nuova lista “Agliana davvero”.
Ma sul serio si pensa che alla gente nel 2019 interessi ancora l’antifascismo (che l’ex Sindaco Ciampolini l’altra sera ha ripetuto come un disco rotto 50 volte)?
Si può basare davvero su ideologie trite e ritrite la propria visione dell’Agliana del domani? E lo dice uno che per una vita è stato iscritto al Pci. Non dico che bisogna rinnegare il retroterra culturale che ognuno di noi porta con sé, ci mancherebbe, ma se non si traduce poi in proposte concrete, che vadano incontro ai bisogni reali della gente, tutto rimane come una patina polverosa su un mondo che cambia alla velocità della luce.
Ci vuole passione, coraggio, concretezza: questo vogliono gli elettori, altro che fascisti e comunisti! Anziché portare acqua al mulino del Pd sarebbe stata cosa buona e giusta formare un blocco alternativo unito ad Alberto Guercini (una delle poche persone coerenti nel deserto della politica aglianese) che rilanciasse la sinistra contro un Pd che di sinistra non ha nemmeno il retrogusto. Allora sì che lo avrei votato!
E poi fatemelo dire: che tristezza vedere Ciampolini, Del Fante, Salaris, Colò, Pacini, che per cinque anni sono stati trattati a pesci in faccia (con tanto di insulti perfino sulle loro vite private) prostrarsi ai piedi del Vannuccini (Magnanensi e Fragai) per un piatto di lenticchie!
E se il motore di tutto ciò è: “meglio loro che far vincere le destre” credo sia la dimostrazione della pochezza culturale e politica di questo nuovo sgangherato progetto.
Però ognuno fa i conti con la propria coscienza e se a loro sta bene fare i cavalier serventi di chi, per 5 anni li ha defenestrati senza battere ciglio facciano pure.
Ma se questa è la sinistra, beh, tenetevela voi!
[lettore – A.S]