problemi di sistema. LA MALAGIUSTIZIA C’È (MA NON SI DEVE DIRE!) 1

Tra i presenti anche il Maggiore dei Carabinieri Antonietta Petrone con due colleghi oltre ad alcuni noti perseguitati dalla Giustizia Pistoiese, ingiustamente posti ai “domiciliari” e da lì tolti dal Tribunale del riesame. I problemi della Giustizia sono stati presentati dal già procuratore Piero Toni e l’Avv. Gaetano Berni di Firenze che hanno fatto una disamina impietosa – e purtroppo per i molti cittadini – anche drammatica, soprattutto per coloro che non dispongono di “conoscenze di prossimità” care a Tom Col 

Il Prof. Avv. Gaetano Berni, Giacomo Bini e Piero Toni, già Procuratore della Repubblica indignato delle storture del “sistema”

AGLIANA — PISTOIA. Un evento davvero improbabile visto il patrocinio del Comune di Agliana, con un Sindaco che ha dimostrato (negli audio acquisiti e ignorati dal Gup Luca Gaspari) di essere un falso testimone e calunniatore insieme alla sua Avvocata Elena Augustin, bene informata delle questioni.

Il Sindaco Luca Benesperi ha presentato i due autorevoli ospiti e ha lasciato la sala in fretta: faceva “troppo caldo” per lui, nel piccolo foyer ed è fuggito alla vista della coppia dei pericolosi stalker, violenti e diffamatori Romiti —Bianchini: ma si è anche dimenticato di porre l’evento sulla bacheca delle notizie del Comune, che ha patrocinato l’evento. Basta questo per comprendere le proprie ammissioni di colpa.

Tra i presenti anche il Maggiore dei Carabinieri Antonietta Petrone con due colleghi oltre ad alcuni “ristretti” dalla mala-Giustizia Pistoiese (Turelli —Bianchini), perché ingiustamente posti ai “domiciliari” per un cumulo di 300 giorni su richiesta di Coletta.

Tra il pubblico il Comandante Antonietta Perrone e la ex Comandante della PM Lara Turelli, tradita dalla coppia Pedrito-Agnellone, lanciatisi a corpo morto nel consociativismo più deprimente

Selfie con Piero Toni: ma anche una domanda piccante, sulle indagini disposte a “senso unico” dai Pm con intenti persecutori o con assenza di indagini e presunzione di colpevolezza assoluta
Il libro “Verità”: ne abbiamo avuta una copia firmata anche per il Pm scout Curreli e gliela consegneremo alla prima udienza utile (sperando che non vengano in 3)!

I problemi della Giustizia sono stati presentati dal già procuratore Piero Toni e dall’Avv. Berni del Foro di Firenze che hanno fatto una disamina impietosa – e purtroppo per i cittadini – anche drammatica, per coloro che non beneficiano delle “conoscenze di prossimità” care a Tom Col che ci spiegano, esser giunto a Pistoia per le conseguenze della “concorsopoli” fiorentina, protagonisti i fratelli Turco.

Pistoia sembra essere una sorta di Procura delle nebbie, grazie all’invio di magistrati selezionati con precedenti sconvenienti, insomma una sorta di Procura punitiva: infatti, il livello della Giustizia erogata è appropriato e coerente ai profili professionali degli inquisitori citati, con un più 17% di imputati ingiustamente condannati, come ha spiegato lo stesso Coletta a Tvl.

La riforma del processo penale, ha spiegato il Dott. Tony – che ha presentato un suo libro di grande pregio sul tema Malagiustizia – doveva essere condotta già 40 anni fa e mutare da inquisitorio a accusatorio*, ma di fatto non è mai avvenuto e l’intera sfera del procedimento penale è purtroppo ovunque inquinata.

Una malagestione che è storicamente radicata nella mancata divisione delle carriere tra magistrati inquirenti e i giudicanti: checché ne dica il sostituto Tommaso Coletta al Canto al Balì di Luigi Bardelli, Don Manone.

Fece domanda di trasferimento a Pistoia, per sottrarsi alle conseguenze della Concorsopoli fiorentina con i due fratelli Turco: è vero?

Invece di pensare alla immigrazione clandestina, si occupasse dello svolgimento corretto delle indagini, applicando il 358 in senso completo!

Fortunatamente ha spiegato l’Avv. Gaetano Berni, la forza del processo di europeizzazione è crescente e le lobby di potere (leggi i pubblici ministeri) saranno travolte dal nuovo ordinamento che sta prendendo forma alla Cedu (Commissione europea per i diritti dell’uomo).

Tra i presenti la criminosa coppia Romiti —Bianchini che in queste occasioni di adunanza pubblica, sono causa di grande inquietudine per il Sindaco Benesperi che, si sente minacciato e manda lettere struggenti al Comando di Polizia con la richiesta di pattuglia di agenti per la sua sicurezza.

Il consigliere di maggioranza Nerozzi e la moglie Lara Turelli, altra coppia presente all’evento (la Turelli è stata accoltellata alle spalle dall’Assessore Ciottoli, il Sindaco Benesperi e la supervisione della Segretaria Aveta), hanno ascoltato con grande attenzione le narrazioni dei due esperti di viziose procedure penali che sono stati davvero eloquenti per la loro conoscenza del sistema e che, dopo la nostra esperienza diretta e le narrazioni udite, possiamo definire marcio fino all’osso.

Il luogotenente Maricchiolo dei CC di Quarrata: le farà le indagini a “doppio senso”?

Le questioni sono anche legate alla mancata applicazione dell’articolo 358 del Cp che a Pistoia, è regolarmente calpestato dagli ufficiali di PG – noti i  Panarello, Nicola Roberto e Placido e Alessandro Ugolini – che se va bene, fanno indagini a capocchia con la tecnica della “rete a strascico”, mentre se diversamente, e peggio, vengono cooptati dagli stessi Pm per raggiungere delle relazioni drogate, prive della completezza delle indagini che sarebbero necessarie per la discolpa degli indagati (non provate a querelarci che abbiamo gli archivi pieni di denunce di una malagestione che sconfina – è il nostro parere – nel reato dell’associazione a delinquere).

Pedrito pensa all’amore, alle falsità e calunnie ci pensa la sua avvocata Elena Augustin

Il procuratore Tony ha spiegato bene il problema che è illustrato nel suo libro, ma che noi abbiamo visto recentemente, nella ridicola istruttoria del sequestro del nostro quotidiano in linea, dove il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli, venne fatto muovere fino a Quarrata, per conferire con l’Ecce.mo Lgt. Salvatore Maricchiolo, che – guarda caso – non aveva affatto verificato l’iscrizione del quotidiano nel registro tenuto presso la Volontaria Giurisdizione dello stesso Tribunale e mancato in altre radicali facezie.

Una verifica che non fece neppure Tommaso Coletta e la Chiara Contesini, ma nemmeno il Pm scout (Claudio Curreli), ma che non esitarono spudoratamente di costituirsi in tre sulla poltrona del Pubblico Ministero in dibattimento il 18 Giugno scorso.

*: nel processo accusatorio, la prova di forma in dibattimento con il contributo degli Avvocati, facendo esclusione dell’effetto di suggestione indotte da perversi Pm che rinnegano le disposizioni previste dal codice penale, specifichiamo bene che parliamo di Coletta, Grieco, Contesini e Curreli.

Prosegue parte2

redazione@linealibera.it

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